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Cronaca

Appello di ACER Rimini ai candidati delle elezioni Regionali 2014

L'obiettivo è quello di rendere più equi e più bassi i limiti Ise/Isee per la permanenza negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (erp)

Nonostante tutti i Comuni del territorio riminese, la Provincia di Rimini e la Prefettura, oltre ad Acer Rimini, avessero firmato un vero e proprio appello alla Regione per rendere più equi e più bassi i limiti Ise/Isee per la permanenza negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica la Giunta Regionale uscente non ha provveduto, prima della decadenza, a metter mano alle delibere di attuazione della recente riforma della legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica. Il presidente di AcerRimini Cesare Mangianti, da sempre sensibile alle tematiche sociali e che da anni si batte per l’abbassamento dei limiti reddituali per la permanenza nell’erp, si rivolge dunque ora ai candidati in lizza, per Rimini, all’Assemblea Legislativa Regionale.

“Il problema purtroppo è noto – ricorda il presidente – e lo facciamo presente da anni in tutti gli incontri e i consessi istituzionali. Per avere diritto all’accesso ad un alloggio erp occorre avere un Ise che non superi i 34.308 euro. Dopodiché però, si ha diritto a restare nell’alloggio fino a quando l’Ise non supera, per due anni di seguito, i 51.462 euro. E’ evidente che si tratta di un reddito troppo alto e che provoca un immobilismo negli alloggi assegnati. Tant’è vero che il turnover è bassissimo pari a circa il 3 per cento. Sarebbe assai più equo parificare i due limiti, affinché quando una famiglia ha un reddito che le consente di sorreggersi da sola nel mercato degli affitti, lasci l’alloggio ad un nucleo più bisognoso, che invece ora resta in lista d’attesa che diventa sempre più lunga e numerosa".

"In questo senso si è espresso – ricorda Mangianti – nell’ottobre 2013, anche il tavolo anticrisi della Prefettura che ha scritto una lettera in questi termini all’allora Assessore Regionale Muzzarelli”. Di qui la domanda ai candidati consiglieri regionali: “Mi piacerebbe che ognuno si esprimesse e dicesse cosa pensa di questa proposta di modifica di legge, che peroriamo da anni. Ma non solo: mi piacerebbe anche che, coloro che la condivideranno, si impegnino poi, sul loro onore, a dar vita, qualora eletti in Regione, all’iter per portarla a termine”.

LOMBARDI (FI) - Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Lombardi: "Condivido le preoccupazioni del presidente dell’Acer Mangianti, in merito alla impossibilità di generare un giusto turnover negli appartamenti di edilizia residenziale pubblica per i limiti di reddito troppo alti in uscita che prevede la legge regionale sul punto. Siccome però il Presidente fa appello ai candidati in Consiglio regionale, mi sarebbe piaciuto che avesse evidenziato come proprio sull’argomento dei limiti di reddito troppo alti per perdere il diritto, io abbia presentato due progetti di legge che hanno costretto l’Assessore Muzzarelli a mettere mano alla legge regionale, eliminando almeno alcune evidenti anomalie".

"L’atteggiamento clientelare teso a tutelare chi oggi è già garantito, non ha però permesso alla Giunta Errani di arrivare alla auspicata riduzione del limite dei 51.000 euro.  E si badi bene che non si tratta di penalizzare nessuno, perché considerato che le case di edilizia popolare devono tutelare precise emergenze familiari, quando queste emergenze sono fortunatamente terminate, vi sono altri strumenti come il canone calmierato o il contributo all’affitto, che consentono di uscire dalla fascia in emergenza senza entrare immediatamente nel mercato libero degli affitti - aggiunge -. I miei progetti di legge non erano punitivi verso nessuno, ma volevano garantire che l’Acer fosse messo in condizione di dare risposte concrete alle quotidiane richieste di famiglie con reali e gravi emergenze economiche. Al collega candidato D’Andrea che si è dimostrato sensibile all’argomento suggerisco quindi di firmare immediatamente il mio progetto di legge sperando che nella prossima legislatura il partito democratico sia più aperto alle reali esigenze delle famiglie in difficoltà e meno ancorato alle sue nicchie di consenso".

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