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Cronaca

Il Comune non vuole lasciare Ieg, dalle partecipate un tesoro di 13 milioni. Si attende il Ddl Concorrenza

La cassaforte delle partecipate distribuirà 12,7 milioni di euro all'azionista unico Palazzo Garampi: 4,7 nel 2024, tre e cinque i due anni successivi

Il Comune di Rimini si attrezza per rispondere alla sentenza del Consiglio di Stato del febbraio scorso che vieta alle controllate, nello specifico Italian Exhibition Group, di avere società di allestimento stand, nello specifico Prostand, e dunque la partecipazione degli Enti locali nelle società fieristiche. I dirigenti hanno fatto il punto in commissione nell'ambito dell'analisi del Piano di razionalizzazione delle partecipate e del bilancio previsionale triennale di Rimini Holding. La cassaforte delle partecipate distribuirà 12,7 milioni di euro all'azionista unico Palazzo Garampi: 4,7 nel 2024, tre e cinque i due anni successivi. A cui si aggiunge la distribuzione di 4,8 milioni quest'anno, con la Holding che chiude il 2023 in positivo per oltre tre milioni di euro, di cui 2,3 da Hera. Sul fronte partecipazioni fieristiche, proseguono i dirigenti, si aspettano in primo luogo le norme di legge del ddl Concorrenza che dovrebbero permettere di superare il doppio divieto.

Qualora invece rimanesse cogente, si prevede "un percorso in due tappe": Rimini congressi, la società che detiene la partecipazione nella società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, vende il Palacongressi con annesso debito di oltre 30 milioni di euro a Ieg in cambio di azioni, azioni che poi verrebbero retrocesse al Comune. Tuttavia il doppio divieto è valido solo per Palazzo Garampi, e non per Provincia e Camera di commercio, gli altri due soci pubblici, che possono quindi opporsi rendendo impossibile al Comune attuare la sentenza. (fonte: agenzia Dire)

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