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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Concluso il murale dell’artista Marcello Di Camillo lungo la via Emilia

L'opera, che rappresenta un bambino che come fosse una pesca o un qualsiasi altro frutto, è dedicata al tema del diritto al cibo e rientra nell’ambito del progetto “D(i)ritti a tavola”

Le iniziative del progetto “D(i)ritti a tavola” tornano ad animare il territorio di Santarcangelo: è concluso, infatti, il murale dell’artista Marcello Di Camillo dedicato al tema del diritto al cibo, che ha preso forma sul muro lungo la via Emilia nei pressi del ponte sul fiume Uso. L’opera ritrae un bambino che, come fosse una pesca o un qualsiasi altro frutto, mangia la terra: un pianeta, il nostro, che a causa di un uomo dalle dimensioni enormi diventa quasi minuscolo: troppo piccolo e povero per la specie umana, che pian piano lo prosciuga. “Se consideriamo il mondo come un oggetto a nostra disposizione, da divorare in un morso, invece che un bene prezioso da preservare e tutelare per il futuro, e se da essere piccolo che fa parte di un delicato ecosistema l’uomo si erge a gigante che ha il totale controllo della Terra, allora il mondo non basterà a sfamare nemmeno una persona” spiega l’artista. Il diritto al cibo è un diritto universale, che ha a che fare sia con i temi della giustizia sociale sia con quelli dei consumi sostenibili e della lotta al cambiamento climatico. Anche in Italia si contano ormai da anni milioni di persone in stato di povertà assoluta e relativa, che hanno gravi difficoltà nell’accedere al cibo: una situazione che, anche in un Paese come il nostro, è destinata ad aggravarsi se non saranno messe in campo misure serie e strutturali.

L’opera murale inaugura l’ultima fase di “D(i)ritti a tavola”, che proseguirà domenica 3 dicembre alle ore 18 con una nuova degustazione seguita dallo spettacolo teatrale “Playback Theatre” al Centro sociale Franchini. Domenica 17 dicembre, sempre alle ore 18, il Centro parrocchiale di San Bartolo ospita la festa finale, con aperitivo e presentazione dell'esperienza delle Cucine popolari di Bologna in dialogo tra il fondatore Roberto Morgantini e il giornalista Claudio Visani. Dopo il successo dello scorso anno, la seconda edizione del progetto di dialogo interculturale promosso dall’Amministrazione comunale si è consolidata diventando itinerante, in un viaggio nei quartieri della città con eventi, laboratori, momenti di riflessione e di scambio interculturale che vedono ancora una volta il cibo come luogo metafisico di contaminazioni, di incontro e di dialogo tra culture.

Finanziato anche quest’anno dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge regionale 12 del 2002 relativa agli interventi per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace, il progetto “D(i)ritti a tavola II: laboratori e percorsi itineranti per un dialogo tra culture” vede la rinnovata partnership con cooperative del privato sociale quali Il Millepiedi e CentoFiori, a cui si aggiunge la collaborazione con Fondazione Culture Santarcangelo, scuola media Teresa Franchini e associazione Valmarecchia Solidale.
 
"C'è un momento - ha commentato Marcello Di Camillo – in cui sai come andranno le cose, non sai perché, ma per un attimo lo senti forte e chiaro. Con quel momento, con quel sentire, ci gioco. Cammino sul crinale, non per arrivare da qualche parte, ma perché non riesco a stare fermo. Abito il mio istinto, mi lascio innamorare, uso le mani per costruire una nave in un prato, immagino una porta per poterla aprire. Sono principalmente un artista visivo ma uso qualunque cosa mi permetta di parlare il mio sentire. Racconto l’intimo a voce alta".

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