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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Condannati i predoni degli orologi di lusso, strapparono a un turista un Patek Philippe da 100mila euro

Un tentativo di rapina maldestra terminato con l'abbandono del mezzo che ha poi permesso ai carabinieri di recuperare effetti personali e documenti dei due presunti autori

Sono stati ritenuti colpevoli e condannati dal gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, i tre componenti di una banda specializzata nello stappare dai polsi preziosi orologi. Il trio, tutto di origine partenopea, aveva preso di mira un facoltoso turista in vacanza a Riccione lo scorso 25 aprile. In rito abbreviato un 33enne è stato condannato a 2 mesi 8 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione); difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, rinuncerà all’appello e con la riforma Cartabia, si vedrà riconoscere un sesto di sconto della pena, che verrà rideterminata in anni 2 mesi 3 di reclusione. Un 36enne a anni 3 mesi 8 giorni 13 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione), difeso di fiducia dall’avvocato Simone Angelici del Foro di Bologna; un 26enne a anni 2 mesi 8 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione) difeso di fiducia dall’avvocato Calogero Montalto del Foro di Nola.

Ad incastrare i malviventi, per quella che si era poi rivelata una tentata rapina, erano state le telecamere di videosorveglianza che monitoravano Riccione le quali avevano permesso agli investigatori di ripercorrere tutte le fasi del colpo individuando non solo gli autori materiali ma anche altre due persone coinvolte e attualmente indagate a piede libero. Il parapiglia era avvenuto in piena viale Ceccarini don due dei rapinatori che, a bordo di uno scooter, avevano tentato lo strappo del prezioso orologio, ma la vittima aveva fatto resistenza e per evitare il linciaggio della folla avevano lasciato a terra lo scooter scappando a piedi. Un tentativo di rapina maldestra terminato con l'abbandono del mezzo che ha poi permesso ai carabinieri di recuperare effetti personali e documenti dei due presunti autori. A nulla è valso, se non ad aggravarne la posizione, il tentativo dei due soggetti, qualche giorno dopo il fatto, di presentarsi dai carabinieri a Napoli, denunciando un’aggressione subita in viale Ceccarini da alcuni sconosciuti nonché il furto dei documenti. Tutte informazioni che, una volta acquisite, sono state incrociate con i filmati degli impianti di videosorveglianza, che hanno poi consentito di dare un volto ai presunti complici e di ricostruire nello specifico i ruoli da questi assunti nella dinamica, dall’individuazione della vittima al suo pedinamento.

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