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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Diagnosticò una influenza e il paziente morì di Covid, medico a processo

Il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione delle accusa ma, in seguiti all'opposizione dei famigliari della vittima, il gip ha disposto l'imputazione coatta del sanitario

In pieno lockdown aveva accusato dei forti malesseri e, contattato il medico di base telefonicamente, un 55enne si era sentito diagnosticare una influenza stagionale ma le sue condizioni erano rapidamente peggiorate fino a venire ricoverato in terapia intensiva per poi morire a causa del Covid. Ora, per quella diagnosi ritenuta sbagliata, il dottore è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare un processo. La vicenda risale al marzo del 2020 quando tutta Italia lottava contro la pandemia e la vittima, un agente di commercio, aveva iniziato a stare male e si era rivolto al professionista che però si sarebbe limitato a una diagnosi telefonica senza vedere il malato. Le condizioni del 55enne, tuttavia, erano rapidamente peggiorate tanto che pochi giorni dopo era stato ricoverato al "Cecarini" di Riccione. Nonostante le cure la situazione era peggiorata rendendo necessario il trasferimento alla Terapia Intensiva dell'Infermi dove, il 12 aprile, l'uomo era deceduto a causa della polmonite interstiziale.

I famigliari, certi che una diagnosi più accurata e tempestiva da parte del medico di base avrebbe potuto salvare il loro congiunto, si erano quindi rivolti al proprio avvocato di fiducia che aveva presentato una querela nei confronti del sanitario. Il pubblico ministero, tuttavia, aveva richiesto l'archiviazione alla quale i parenti si erano opposti. Il gip si era espresso in favore di questi ultimi disponendo l'imputazione coatta del medico di base che, adesso, dovrà affrontare il processo.

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