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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Legittima difesa, nel Riminese quasi 14mila firme. E la raccolta continua

I dati di Rimini e comprensorio. Nel capoluogo oltre seimila adesioni, a Riccione oltre duemila. Si può ancora firmare fino al 16 luglio

Dopo il clamoroso successo, con oltre un milione e duecentomila sottoscrizioni in tutta Italia, la raccolta firme per la legittima difesa è ripresa (dal sei giugno) e andrà avanti ancora fino al 16 luglio nelle stesse modalità con cui è stata portata avanti fino ad oggi. In Romagna, il numero di persone che ha firmato la proposta di legge dell'Italia dei Valori è stato altissimo con numeri record in tutte le città e anche a Rimini e nel Riminese. Segno che la questione della sicurezza è diventata ormai prioritaria, conseguenza quasi scontata delle continue ondate di furti e razzie in case ed aziende.

Secondo i dati forniti dal Comitato romano dell'Idv, promotore della raccolta, ad oggi a Rimini (ma il dato è in continua evoluzione) sono state 6.290 firme, a Riccione 2.216, a Santarcangelo 1052, a Bellaria Igea Marina 991, a Cattolica 938, Santarcangelo 606, San Giovanni in Marignano 498,  Morciano Di Romagna 434, Poggio Torriana 386, San Clemente 331, Verucchio 270, Pennavilli 252, Saludecio 225, Sant'Agata Feltria 161, San Leo 158, e Montegridolfo 43. Nell'intera provincia di Rimini sono 13565, oltre 170mila in Emilia Romagna. 

“La nostra proposta - ricorda Ignazio Messina coordiatore nazionale dell'Idv - vuole consentire a chi è aggredito nella propria abitazione, o nel proprio negozio, di difendersi più liberamente. Vogliamo poi cancellare la possibilità per il ladro di poter citare per danni l’aggredito, una beffa prevista attualmente dalla legge vigente. Noi vogliamo difendere le persone oneste e mandare in galera i delinquenti”. Non un far west, sottolinea l'Idv, ma leggi e pene certe per chi delinque proprio per evitare che il senso di insicurezza degli italiani straripi in ondate di giustizieri fai-da-te.

Nello specifico la proposta di legge depositata in Cassazione prevede pene più severe in caso di violazione di domicilio con il raddoppio delle sanzioni (oggi il massimo è di tre anni e si chiede di portali a sei) e dando di fatto ai cittadini la possibilità di difendersi. Si prevede infatti di escludere l’eccesso di legittima difesa in caso di reazione della vittima e ogni responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si introduce nei domicili altrui. Fattispecie oggi previste e ampiamente utilizzate da chi delinque.

La prima tranche di firme (oltre 1,2 milioni contro le 500mila richieste) è stata consegnata e di fatto l'Iter parlamentare è già iniziato. Probabilmente la proposta di legge sarà messa nel calendario di lavoro delle commissioni parlamentari già prima della pausa estiva.

Si può firmare negli uffici comunali dei propri Comuni di residenza muniti di un documento di identità.

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