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Cronaca

Litiga ferocemente con la fidanzata e cerca di strangolarla

Dopo l'aggressione l'uomo ha chiesto aiuto a un passante per poi fuggire salvo ripresentarsi in pronto soccorso dove la ragazza è stata ricoverata

La vigilia di Natale ha rischiato di trasformarsi in tragedia per una ragazza che, in seguito a una feroce lite col fidanzato, è stata ricoverata in pronto soccorso dopo che l'uomo ha cercato di strangolarla. La coppia, che come è emerso ha una relazione alquanto burrascosa, intorno alle 23 si trovava in un locale nella zona mare di Rimini nonostante lui, un 35enne già noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio di stupefacenti, avesse un provvedimento che gli vietava di uscire di casa dalle 21 alle 6. Tra i due sarebbe nata l'ennesima discussione legata a motivi di gelosia al culmine della quale, secondo la vittima, l'uomo le avrebbe stretto le mani intorno al collo fino a quasi farla soffocare. A causa della mancanza d'aria, la ragazza sarebbe svenuta ed è a questo punto che il 35enne avrebbe chiesto aiuto a un passante chiedendogli di chiamare il 118 in quanto aveva il cellulare scarico. Dopo la richiesta di soccorsi, il ragazzo è fuggito facendo perdere le proprie tracce mentre il personale di Romagna Soccorso arrivato sul posto con l'ambulanza di è occupato della giovane portandola in ospedale.

E' stato proprio all'Infermi, dopo che la presunta vittima ha raccontato ai sanitari quello che era successo, che il 35enne si è presentato per sapere come stava la fidanzata ma ad attenderlo c'erano i carabinieri. I militari dell'Arma, su disposizione del magistrato di turno, hanno quindi arrestato l'uomo che ha trascorso il Natale ai "Casetti". Comparso davanti al gip il 27 dicembre per la convalida, l'uomo difeso dall'avvocato Leanne Arceci ha fornito un'altra versione. Nel ripercorrere la relazione con la ragazza, però, ha ammesso di avere una storia con lei da 4 anni ma di "litigare da 5". Sull'aggressione, invece, ha aggiunto che la fidanzata si sarebbe procurata le lesioni al collo refertate dall'ospedale con la sciarpa che indossava e che sarebbe stato proprio lui a liberarle le vie respiratorie e a cercare di rianimarla prima dell'arrivo dell'ambulanza. il Gip Vinicio Cantarini, dopo aver convalidato l’arresto per maltrattamenti, lo ha scarcerato con l’obbligo di non avvicinarsi alla vittima per almeno un chilometro.

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