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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Morto Filanti, storico dirigente di Confagricoltura: il cordoglio di Romagna Acque

Originario del Montefeltro, Filanti è stato storico dirigente della Confagricoltura di Rimini, nonché a lungo membro del collegio sindacale di Plurima, società partecipata da Romagna Acque

E' morto Giovanni Filanti, dirigente di Confagricoltura. Arriva il cordoglio del presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè e il direttore generale, Gian Nicola Scarcella. Originario del Montefeltro, Filanti è stato storico dirigente della Confagricoltura di Rimini, nonché a lungo membro del collegio sindacale di Plurima, società partecipata da Romagna Acque. Ci stringiamo al dolore della famiglia per la scomparsa di Stefano – ha detto Bernabè - che oltre ad essere uno stimato professionista, era anche un caro amico. Una persona di grande umanità, che per tutta la vita ha perseguito la sua passione per il territorio, per la natura, per gli animali, per l’acqua, e soprattutto per l’agricoltura a 360 gradi. Una passione profusa nei suoi molteplici impegni, da Confagricoltura alle numerose collaborazioni professionali, fino all’agriturismo e al birrificio artigianale fondati con la famiglia nella natia Monte Cerignone. Gli sia lieve la terra”.

Anche Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini piange Giovanni Filanti, ex vicedirettore dell'organizzazione sino alla pensione nel 2015 e fino oggi presidente della Federazione della Proprietà Fondiaria. “La sua scomparsa ci ha toccato in profondità, è una perdita per tutto il mondo agricolo riminese: se ne va un grande professionista, ma personalmente perdo anche un caro amico, la persona che mi ha portato in Confagricoltura e che mi ha spinto ad un impegno diretto nel mondo della rappresentanza”, dichiara un commosso Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.

Filanti, dopo il diploma come perito agrario, era entrato in Confagricoltura a 19 anni e qui è rimasto fino alla pensione, rafforzando l'associazione nel riminese e diventandone vicedirettore interprovinciale. Nel corso della sua carriera aveva ricoperto incarichi nei consigli sindacali della Cantina di Morciano, del Consorzio di Bonifica di Rimini e di Plurima.

“Era senza dubbio il più grande conoscitore dei terreni agricoli del riminese: ne sapeva la storia, i passaggi di proprietà, le caratteristiche, le migliorie che nel tempo erano state fatte – ricorda ancora Carli – Non a caso aveva seguito tante successioni: aveva la dote di essere un grande mediatore, ha messo d'accordo generazioni di agricoltori. Col suo lavoro ha poi fatto crescere in modo esponenziale il contoterzismo a Rimini, dando al settore primario nuovi modelli per restare al passo con i tempi. Era un appassionato di cibo e vino, un vero e proprio cultore dell'enogastronomia e un cuoco eccellente: da quando era tornato nella sua Monte Cerignone, dove aveva sede la sua azienda agricola, la sua tavernetta è stata sede di innumerevoli incontri. Da quelli d'affari, fino alle cene in compagnia di vecchi amici. In tanti lo ricorderemo per la sua ospitalità e quell'innata capacità di portare a sintesi anche le posizioni più lontane. Giovanni ci mancherà”.

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