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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

I musei di Cattolica e Mondaino sono accreditati al Sistema museale nazionale

Sono 7 i nuovi accreditamenti in Emilia Romagna, 2 in provincia di Rimini

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato l’elenco dei nuovi musei del proprio territorio accreditati al Sistema museale nazionale, in occasione della terza finestra di accreditamento aperta tra il 20 settembre e il 30 ottobre 2023.

“Delle 18 candidature pervenute in Regione, sono 7 i musei riconosciuti per la qualità degli standard, valutati dalla commissione interna del Settore Patrimonio culturale regionale” commenta Nadia Rossi, consigliera regionale riminese “e sono molto orgogliosa di dire che due di questi sono in provincia di Rimini. Si tratta del Museo della Regina di Cattolica, che raccoglie la storia del territorio, tra archeologia e marineria tradizionale, e del Museo Paleontologico Comunale di Mondaino, allestito all’interno della Rocca Malatestiana con reperti fossili locali risalenti all’era del Miocene”. Il riconoscimento e la valorizzazione di questi musei rappresenta al meglio la varietà e la diffusione dell’offerta museale su tutto il territorio emiliano-romagnolo “come motore di attrattività culturale e turistica che va dall’entroterra al mare” conclude Rossi.

Il Sistema Museale Nazionale

Si propone di mettere in rete gli oltre 5 mila musei e luoghi della cultura italiani, per migliorarne la fruizione e l’accessibilità. Al Sistema possono accedere tutti i musei, indipendentemente dalla loro titolarità, pubblica o privata, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che, per i musei non statali, può essere coordinato dalle singole Regioni e comporta l’adeguamento a una serie di standard.

Il riconoscimento ha durata triennale e annualmente la Regione attiva una nuova finestra per l’adesione al percorso di accreditamento, così da consentire a un sempre maggior numero di musei di entrare a far parte del Sistema museale regionale. La prossima finestra sarà nell’autunno 2024.

Sempre più diversificate sono le tipologie dei luoghi della cultura che aderiscono al processo di accreditamento: non soltanto musei, ma osservatori astronomici, case-museo, complessi monumentali ed ex monasteri. Se questo da un lato va a favore dell’ampliamento delle politiche museali sul territorio, dall’altro segna i limiti di un set di standard scaturiti in anni passati e parzialmente superati dalla nuova concezione di museo. In particolare, si tratta spesso di luoghi della cultura che non rispondono a tutti gli standard richiesti in merito, ad esempio, all’apertura settimanale, o alle specifiche figure professionali formalmente previste nell’organigramma.

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