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Cronaca Riccione

Picchia e minaccia la compagna: "Mi puoi anche denunciare tanto hai visto che le donne muoiono"

Per l'uomo violento è scattato il divieto di avvicinamento alla ragazza e l'applicazione del braccialetto elettronico per tutelare la vittima

Botte, umiliazioni e minacce dirette di morte col progetto di "impiccarla" e simulare un suicidio. Il comportamento violento è costato un divieto di avvicinamento alla vittima per un brasiliano 20enne che, secondo le accuse, aveva reso un inferno la vita della compagna dalla quale aveva avuto anche un bambino. I carabinieri della Compagnia di Riccione, nella giornata di mercoledì, ha eseguito la misura cautelare nei confronti del sudamericano al quale è stato applicato anche il braccialetto elettronico per tutelare la vittima. L'ordinanza è stata firmata dal gip Raffaella Ceccarelli su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani al termine dell'inchiesta da parte dei militari dell'Arma. A far partire l'indagine era stata la compagna del brasiliano che, nel febbraio dello scorso anno, si era presentata in caserma esasperata dai continui soprusi che andavano avanti fin dal 2021.

La ragazza aveva raccontato di come il 20enne la costringeva a una vita fatta di continui stati d'ansia e di paura a causa del comportamento violento del ragazzo. Oltre a impedirle di vedere parenti e amiche, secondo la denuncia della vittima il giovane la segregava in casa quando lei, esasperata, mostrava l'intenzione di lasciarlo. Nel mirino dello straniero era finita anche la madre di lei, minacciandola di dare fuoco alla sua attività, e alla sorella, intimidendola con la promessa di sfregiarla con l'acido. Nonostante la coppia avesse avuto un figlio, il ragazzo aveva preteso che il piccolo non portasse il cognome della madre che era anche stata picchiata durante la gravidanza con un violento calcio alla pancia. In una occasione, secondo il racconto della giovane, quando il neonato aveva appena due settimane di vita il padre era fuggito portandolo con sè al termine di un litigio scoppiato per futili motivi. Quando la madre lo aveva ritrovato, il 20enne l'aveva picchiata in strada.

Numerose anche le minacce di morte nei confronti della compagna dimostrando, allo stesso tempo, il disprezzo per le forze dell'ordine. "Mi puoi anche denunciare - le avrebbe detto - tanto hai visto che le donne muoiono? Registra questa cosa e falla ascoltare in Questura, magari ti aiutano di più. Tante donne denunciano il compagno per stalking e la polizia non fa niente". Ancora più agghiacciante il progetto di farle del male attraverso un'altra persona: "Se ti devo fare del male non vengo io, verrà un'altra persona. Non sono scemo". Oltre all'intenzione di impiccarla simulando un suicidio.

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