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Cronaca

Ricatto a luci rosse: invalido derubato, narcotizzato e picchiato da una gang

Tra i componenti della banda di estorsori un 21enne nordafricano residente a Rimini

Per mesi hanno derubato, picchiato, narcotizzato e ricattato un 57enne italiano di origine nordafricane, invalido all'85% e residente da tempo a Vercelli. A porre fine alle violenze gli agenti della Squadra mobile di Vercelli che hanno arrestato 4 persone. Protagonisti della vicenda due 21enni di origine magrebina che dallo scorso gennaio ricattavano la vittima minacciando di rivelare particolari intimi della sua vita. I due lo hanno percosso, derubato e costretto a prelevare 1000 euro da uno sportello bancomat per farsela consegnare. In questa occasione il malcapitato è riuscito a fuggire e rifugiarsi in Questura denunciando i responsabili per i quali era scattato il divieto di avvicinamento alla vittima. Proprio la denuncia, però, avrebbe fatto scattare nei due propositi di vendetta. Con la complicità di due connazionali, di cui uno residente a Rimini, i due 21enni hanno reclutato con minacce due conoscenti minorenni e le hanno costrette ad adescare l'invalido sotto la promessa dell'organizzazione di un festino a base di alcool e droga. La vittima, affetta da gravi patologie e fragile psicologicamente, ha quindi fatto entrare nella propria abitazione le due donne insieme a uno dei ragazzi già denunciati.

Mentre l'uomo era in bagno, il ragazzo nordafricano, già sottoposto a divieto di avvicinamento, ha sciolto nel cocktail del padrone di casa delle potenti gocce di sonnifero e ha aspettato che questo facesse effetto. Una volta messa fuori gioco la vittima, nell'abitazione è sopraggiunto un altro giovane nordafricano che con il complice ha picchiato brutalmente l'invalido per poi asportare elettrodomestici, monili in oro ed altri oggetti presenti in casa. In quell'occasione i due, prima di fuggire con l'auto della vittima, lo avevano spogliato e ripreso mentre in evidenti condizioni di alterazione tentava di compiere atti sessuali con una delle minorenni presenti in casa che si è prestata  sotto costrizione fisica e psicologica. A ritrovare l'uomo due giorni dopo i fatti gli agenti della Squadra Mobile che lo hanno soccorso e portato in ospedale dove è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni per le lesioni subite. 

La vendetta non era però terminata. I ragazzi di origine nordafricana, infatti, dopo un breve periodo di pausa, hanno, infatti,  ricominciato a ricattare la vittima minacciandolo di pubblicare video e foto compromettenti di cui erano in possesso. Di qui la decisione degli investigatori di mettere a punto un piano per cogliere in flagranza gli aggressori. In manette per primi sono finiti chi aveva narcotizzato la vittima e un altro  giunto appositamente da Rimini  che avevano appena ricevuto la somma di 500 euro in cambio della consegna di una chiavetta usb contenente i video e le foto compromettenti. Successivamente sono stati arrestati gli altri due complici. Uno dei quattro, ritenuto il mandante,  è stato rintracciato a Bolzano, probabilmente mentre tentava di fuggire dal territorio nazionale.

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