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Cronaca

Rifiuta l'alcol test e gli ritirano la patente, automobilista vince il ricorso contro il verbale

L’assessore alla sicurezza Juri Magrini: “Una sentenza, che rischia di creare un precedente pericoloso per la sicurezza sulle strade e vanificare il prezioso lavoro della Polizia Locale"

Parla di “Una sentenza, che rischia di creare un precedente pericoloso per la sicurezza sulle strade e vanificare il prezioso lavoro della Polizia Locale" l’assessore alla sicurezza Juri Magrini nel commentare il caso avvenuto a Roma di un automobilista che si era visto ritirare la patente dai carabinieri dopo che l'uomo aveva rifiutato l'alcol test. “Questa sentenza che non considera reato sanzionabile con la sospensione della patente di guida, chi rifiuta di sottoporsi all’alcol test - sottolinea l'assessore - è una pericolosa e deleteria tendenza giuridica, che rischia solo di far aumentare i comportamenti irregolari, puniti dal Codice della Strada. Violazioni che possono aumentare le situazioni di pericolo alla circolazione stradale, causate da chi si mette al volante dopo aver alzato un po troppo il gomito. Un esito processuale che rischia anche di vanificare il preziosissimo lavoro che le donne e gli uomini delle forze dell’ordine mettono in campo ogni settimana per arginare un fenomeno gravissimo e molto diffuso".

L’ultimo episodio giudiziario di questo tipo è accaduto a Roma dove, con una recente e singolare sentenza, un Giudice di Pace ha stabilito che la patente non può essere sospesa all’automobilista che rifiuta di sottoporsi all’alcol test, cioè non senza una visita medica o senza attendere un procedimento che accerti eventuali responsabilità. Il fatto in particolare ha coinvolto un automobilista, fermato dai carabinieri, che si era rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro, impugnando poi il verbale nel quale si vedeva sottratta la patente di guida, per la prescritta sospensione prevista dall’articolo 186 del Codice della Strada.

"Si tratta a mio avviso di una  sentenza molto pericolosa - prosegue Magrini - in quanto credo che, se venisse meno la  sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per chi si rifiuta di fare il test o di sottoporsi a esami medici (comma 7 dell’articolo 186 del CdS), verrebbe meno anche la necessaria componente deterrente di questa norma, facendo aumentare i casi di rifiuto. Le conseguenze sarebbero devastanti se si pensa solo agli incidenti causati dalla guida in stato d’ebbrezza (18 a oggi i casi accertati dal Nucleo Infortunistica della Polizia Locale di Rimini nel 2023 e 27 in tutto nel 2022). Un rischio che vanificherebbe anche i tanti servizi che puntualmente vengono svolti a tutte le ore del giorno e della notte, dalla Polizia Locale di Rimini, sul fronte del contrasto alla guida in stato d’ebbrezza. Un impegno finalizzato al controllo della circolazione stradale e alla prevenzione degli incidenti che, dall’inizio dell’anno, ha visto organizzati su tutto il territorio comunale, oltre 1000 attività mirate, nelle quali alla data del 19 agosto sono state ritirate complessivamente 443 patenti di guida.  Per un totale di 504 sanzioni contestate per l’art 186, di cui 244 con procedura penale. Di queste sanzioni quasi il 5% corrisponde a persone che si sono rifiutate di sottoporsi agli esami. Una percentuale che con questo tipo di sentenza, rischia di aumentare e rendere quindi più pericolose le nostre strade.”  


 

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