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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Acer punta sui "condomini attivi" e su un edificio per anziani soli autosufficienti

Approvato il bilancio di previsione. Il presidente Fabbri: "Oltre ad essere gestori immobiliari siamo diventati 'gestori sociali'

Nella relazione al bilancio, il presidente di Acer Rimini Riccardo Fabbri ha affrontato alcuni temi che caratterizzeranno l’attività dell’Ente negli anni a venire. La Conferenza degli Enti ha approvato mercoledì mattina il bilancio di previsione 2020 di Acer Rimini. Il bilancio è passato con il voto favorevole di tutti i comuni. Il conto economico previsionale evidenzia un risultato della gestione corrente positivo per 165.839,00 euro. Ne risulta un utile previsionale, al netto delle imposte, pari a 143.720,00 euro.

Interventi e progetti

Nella sua relazione, il presidente Riccardo Fabbri ha sottolineato come la funzione di Acer, quale “gestore immobiliare” abbia nel tempo lasciato sempre più spazio alla funzione di “gestore sociale”. «Gestori sociali – spiega Fabbri - lo siamo diventati formalmente del complesso di housing sociale realizzato a Corpolò. Ma è ancora più emblematico, nella prospettiva della gestione sociale, il progetto pilota “Condomini Attivi”».

Il presidente di Acer Rimini ha poi fotografato la situazione della popolazione anziana in Provincia. «L’aumento della popolazione anziana pone problematiche crescenti alle politiche sociali, sia in termini quantitativi che qualitativi». Tra gli assegnatari di alloggi Erp, la percentuale di anziani soli di età superiore ai 65 anni, in provincia è pari al 23,54%. Un dato utile comprendere il peso di questa fascia di popolazione tra chi vive in un “alloggio popolare”. «La prospettiva da ricercare – spiega Fabbri - sta non solo nel costruire opportunità diverse nell’abitare ma in un’idea di integrazione a 360 gradi, capace di promuovere forme di solidarietà e mutuo-aiuto, valorizzando e rispettando le differenze».

Anche su questo il nostro territorio si sta già organizzando. «Un progetto importante – racconta il presidente di Acer Rimini - è quello in itinere e promosso dal Comune di San Giovanni in Marignano nell’ambito della stessa programmazione del Distretto socio-sanitario Sud. Si tratta di una nuova costruzione di edilizia sociale, destinata a persone anziane autosufficienti, necessitanti di protezione ed assistenza a "bassa soglia", posta a pochi metri di distanza dalla Casa di Residenza per Anziani. Si creerebbe, così, un polo realizzato in pieno centro città e pensato anche nella logica di rimuovere lo stigma sulle strutture residenziali per anziani e promuovere forme di integrazione ad ampio raggio».

Tra i temi affrontati nella sua relazione, Fabbri ha anche illustrato il ProgrammaTriennale 2020-2022 dei Lavori Pubblici che, ha spiegato, «Riguarda 4 significativi interventi di riqualificazione energetica che interesseranno complessi di: 20 alloggi a San Giovanni in Marignano, 21 alloggi a Santarcangelo di Romagna, 12 alloggi a Bellaria Igea Marina, 12 alloggi a Cattolica. Comprende, poi, un importante intervento di demolizione (l'ex casa di riposo Favini) e ricostruzione a Coriano, che consente di dare vita ad un progetto importante che porterà a realizzare 4 nuovi alloggi di Erp e una sala comune disponibile anche per la comunità locale.

A Santarcangelo di Romagna, invece, é previsto un intervento di manutenzione straordinaria e adeguamento di un fabbricato comunale in disuso che garantirà la realizzazione di 2 nuovi alloggi di Erp». Per quanto riguarda la parte corrente del Bilancio 2020, è da sottolineare il dato relativo alle occupazioni ed agli alloggi inutilizzati che assommano a zero. «Per quanto riguarda le occupazioni – spiega Fabbri -, il risultato è il frutto sia di una politica di contrasto decisa, che può contare sulla massima collaborazione da parte dei Comuni e delle forze dell’ordine, sia di un’attività di prevenzione sistematica frutto del lavoro dei nostri agenti accertatori e dell’utilizzo di soluzioni avanzate di sicurezza che vengono collocate nelle situazioni che vengono percepite come a rischio». 

Fabbri ha infine introdotto un tema nuovo, domandandosi «quanto sia giusto che il riconoscimento di un beneficio pubblico primario, l’assegnazione di un alloggio sociale, rimanga nella disponibilità di chi viola le regole di buon comportamento nella società. Io – spiega - penso che non sia giusto e che bisogni e meriti debbano marciare di pari passo». 

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