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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Strage di Viareggio, Cassazione conferma le responsabilità: ricalcolo della pena per Moretti

Disposto un terzo processo per la rideterminazione delle pene e le attuanti generiche, anche per l'ex ad di Fs, il riminese Mauro Moretti

Annullamento con rinvio alla corte di appello di Firenze per la rideterminazione della pena. Questo quanto stabilito dal giudice della corte di Cassazione di Roma in merito al processo sull'incidente ferroviario di Viareggio che il 29 giugno del 2009, a seguito del deragliamento di un treno merci trasportante gpl, causò la morte di 32 persone. Ci sarà quindi un nuovo processo, stavolta a Firenze.

La sentenza

Dopo più di 6 ore di camera di consiglio, i giudici hanno confermato le condanne e  “le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro verificatosi a Viareggio il 29 giugno 2009” come specificato da una nota diffusa dalla corte pochi minuti dopo la sentenza. Ma ci sono dei distinguo. Per l'ex amministratore di Trenitalia Vincenzo Soprano per esempio, la sentenza è definitiva.

Per Mauro Moretti, dirigente riminese, ex amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, Daniele Frattini Gobbi, responsabile tecnico di Cima Riparazioni, Mario Castaldo, ex direttore di divisione di Cargo Chemical, Andreas Schröter, tecnico dell'officina Junghental di Hannover, Uwe Kriebel, operaio di Junghental, Rainer Kogelheide, ex ad di Gatx Rail Austria, Peter Linowski, ex ad di Gatx Rail Germania, Johannes Mansbart, dirigente di Gatx Rail Austria, Roman Mayer, responsabile flotta carri di Gatx Austria, ed Helmut Brödel, dirigente della Junghental, sarà necessario tornare alla Corte d'Appello.

Le condanne del processo di appello bis

Il processo di appello bis tenutosi sempre a Firenze, aveva visto le condanne nel 2022 a 5 anni per Moretti, 4 anni, 2 mesi e 20 giorni per Soprano ed Elia, 4 anni per Castaldo, 2 anni, 10 mesi e 20 giorni per Pizzadini e Gobbi Frattini. Per gli imputati stranieri invece le condanne erano state di 6 anni per Kogelheide e Linowski, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni per Meyer, 5 anni e 4 mesi per Mansbart, 4 anni e 8 mesi per Schroeter, 4 anni e 5 mesi per Brodel e Kriebel.

Nella precedente udienza del processo di Cassazione a Roma invece, avvenuta il 4 dicembre 2023, il procuratore generale Pietro Molino e l'avvocato generale della Cassazione Pasquale Fimiani, avevano chiesto di rigettare i 18 ricorsi presentati contro la sentenza emessa proprio dal tribunale di Firenze e di confermare tutte le condanne che erano state emesse.

Cosa può comportare il nuovo processo

Con la sentenza della Cassazione, in sintesi "Tutti gli imputati sono condannati definitivamente con riferimento alla loro responsabilità penale: sono colpevoli della morte di 32 persone - sottolinea l'avvocato Tiziano Nicoletti - Si torna alla corte di Appello di Firenze per la rideterminazione della pena con riferimento alle attenuanti generiche. Quindi sono condannati ma non c'è una pena".

"Il ricalcolo della pena evita il rischio degli arresti per Moretti. Il carcere non lo rischia sicuramente”. Così sottolinea l’avvocato difensore dell’ex ad d Fs e Rfi Mauro Moretti dopo la lettura della sentenza della Cassazione sulla strage di Viareggio. "La riduzione della pena – aggiunge l’avvocato – che potrebbe essere comminata a Firenze la farà scendere, non sarà più pari a cinque anni”.

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