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Cronaca Riccione

Telefonia mobile, approvato il nuovo Regolamento comunale per le antenne

La “mappa delle localizzazioni” indirizzerà le compagnie verso i siti in cui viene minimizzata l’esposizione ai campi elettromagnetici per la popolazione residente

Il consiglio comunale di Riccione, nella seduta di martedì 27 febbraio, ha approvato il nuovo “Regolamento comunale degli impianti di telefonia mobile e tecnologie assimilabili”. Si tratta di uno strumento attraverso il quale l’amministrazione comunale potrà garantire piena trasparenza alla cittadinanza rispetto alle installazioni di ripetitori esistenti e indirizzare - tramite la “mappa delle localizzazioni” - quelle future verso le zone della città in cui è possibile minimizzare il campo magnetico a danno dei residenti. In occasione della stesura del Regolamento è stata effettuata una mappatura degli impianti radiomobili esistenti da cui è emerso che non vi sono antenne che generano valori del campo magnetico eccedenti rispetto ai valori previsti dalla legge: al contrario, sono tutti molto al di sotto.

A cosa serve il nuovo Regolamento

Nello specifico, il nuovo Regolamento, nel rispetto della normativa vigente, “detta la disciplina, le procedure finalizzate alla localizzazione e distribuzione sul territorio degli impianti, il rilascio di concessioni e autorizzazioni per l'installazione delle relative antenne e infrastrutture, il monitoraggio, la mappatura e controllo dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici e gli eventuali interventi di risanamento e razionalizzazione delle installazioni”.

Il Regolamento comunale ha obiettivo di garantire “la tutela della popolazione dalle emissioni elettromagnetiche” e la “la minimizzazione dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici a radio frequenza, con particolare riferimento ai siti sensibili, e del numero complessivo di siti, compatibilmente con le esigenze di copertura delle zone servite dagli impianti e fatto salvo il rispetto dei limiti fissati dallo Stato per i valori del campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico”. Ma anche di assicurare “la salvaguardia dell'ambiente” e “promuove iniziative per una corretta informazione della popolazione”.

La mappa delle localizzazioni

La “mappa delle localizzazioni” - si legge nel testo del Regolamento - “contiene l’indicazione di tutte le installazioni presenti e le ubicazioni individuate dove poter ospitare le nuove stazioni radio base per la telefonia mobile anche tenendo conto dei programmi di sviluppo presentati dagli operatori”. Viene “aggiornata in funzione dell’evoluzione della normativa, per intervenute esigenze tecniche, nonché per la modifica/implementazione dei criteri localizzativi” e “a seguito della valutazione dei programmi di sviluppo delle reti presentati annualmente dai gestori”. Nuove installazioni, riconfigurazioni ed implementazioni degli impianti “sono consentite nei siti e nelle aree individuate nella mappa delle localizzazioni: tali individuazioni vengono supportate da considerazioni di carattere tecnico, attraverso simulazioni, elaborazioni previsionali o misure puntuali, nel rispetto dell’assetto normativo nazionale e regionale”.

Al fine di ridurre l’impatto visivo e facilitare le operazioni di controllo, “è favorito l’accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni anche con l’obiettivo di ridurre il numero dei siti complessivi, compatibilmente con gli obiettivi di minimizzazione dell’esposizione ai livelli di campo elettromagnetico per la popolazione ed in particolare nei siti definiti come sensibili”.

La tutela dei siti sensibili

Nel rispetto del principio di precauzione, qualsiasi localizzazione deve tendere alla minimizzazione dell’esposizione umana alle onde elettromagnetiche con particolare riferimento ai siti sensibili. Sono considerati siti sensibili - si legge ancora nel Regolamento comunale - “le aree destinate ad attrezzature sanitarie ed assistenziali pubbliche e private comprese le relative pertinenze, quali ad esempio ospedali case di cura e di riposo”, “le aree destinate ad attrezzature scolastiche, pubbliche e private comprese le relative pertinenze, quali ad esempio scuole e strutture similari”, “monumenti pubblici, piazze cittadine e aree archeologiche”, “edifici di valore storico - architettonico e monumentale”.

L’assessore Andruccioli: “Regolamento necessario”

“Un Regolamento che abbiamo fortemente voluto - spiega l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli - per cercare di affrontare un problema particolarmente sentito dalla cittadinanza. La legge nazionale dà ai Comuni poche possibilità di azione e di gestione nella regolamentazione della proliferazione delle antenne. Adottare questo Regolamento, nel limitato campo d’azione che la norma ci concede, è doveroso per assicurare trasparenza rispetto ai piani delle installazioni delle compagnie telefoniche, ma anche per pianificare in maniera precisa e puntuale le installazioni future, cercando di indirizzarle verso quei luoghi in cui viene minimizzato il valore del campo elettromagnetico, tutelando così la salute dei cittadini. La mappa degli impianti esistenti e delle localizzazioni potenzialmente ammissibili è stata predisposta dalla società Polab, incaricata dal Comune, sulla base di uno studio su tutti gli impianti di telefonia mobile presenti nel territorio comunale. Lo studio, che sui dati disponibili al 2023 non ha evidenziato superamenti rispetto ai limiti di legge, verrà aggiornato annualmente.”

Con la delibera di approvazione del Regolamento viene anche apportata una semplificazione e armonizzazione normativa, con l’eliminazione dei vincoli e delle norme dei vigenti Piani urbanistici comunali in contrasto con il Regolamento e con la normativa nazionale in materia.

La posizione di Azione Riccione

Nel consiglio comunale del 27 febbraio è arrivata la delibera sulla localizzazione delle antenne nella città di Riccione. "Secondo quanto detto in commissione sorgeranno almeno nuove 13 antenne in tutto il territorio comunale. Azione Riccione ha proposto di ritirare la delibera al fine di convocare al più presto un consiglio comunale aperto per spiegare alla città il regolamento e l’ubicazione delle nuove antenne. Come già visto in occasione della nuova antenna posta nel territorio di San Lorenzo, è necessario che i cittadini vengano informati preventivamente onde evitare disagi, sorprese ed eventuali polemiche soprattutto prima di approvare una delibera così impattante a livello comunale".

"Il consiglio comunale aperto è sempre una occasione di confronto, di trasparenza e di dibattito per dar modo a tutti di ascoltare, proporre e intervenire. Così dopo le risultanze del Consiglio Comunale aperto, maggioranza e minoranza avrebbero potuto subito procedere con l’approvazione del nuovo regolamento. Purtroppo però l’amministrazione non ha accolto questa nostra proposta e non ha permesso alla città di discutere di un tema così sensibile anche a livello ambientale nella massima espressione della democrazia cittadina, la casa di tutti i riccionesi. Un’occasione persa che potrebbe far sentire i cittadini sempre più disorientati a causa di decisioni prese dall’alto e non adeguatamente motivate".

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