rotate-mobile
Cronaca

Trent'anni di matrimonio tra botte e insulti, marito violento in carcere per la terza volta

Da tre anni l'uomo entra ed esce dal carcere il reato di maltrattamenti in famiglia, anche quando era dietro le sbarre minacciava la moglie di assoldare dei killer stranieri per farla uccidere

In 30 anni di matrimonio ha dovuto sopportare botte e insulti quotidiani dal marito violento che, schiavo dell'alcol, si trasformava in una furia. Un comportamento che negli ultimi tre anni è costato all'uomo altrettanti arresti in seguito alle denunce della vittima, una moldava 54enne. L'ultimo episodio risale allo scorso 27 novembre e, in seguito a questo, per il 64enne è arrivato un aggravamento di misura disposto dal gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani. Per l'uomo si è così trattato del terzo arresto dal 2020. La donna ha raccontato ai carabinieri gli ultimi anni di sofferenze e vessazioni da cui non riusciva a liberarsi neanche quando il marito era in carcere perché la minacciava di assoldare dei killer stranieri per farla uccidere. La 54enne ha descritto i suoi 30 anni di matrimonio, le botte e gli insulti diventati quotidiani dal 2018, da quando l'uomo con il quale ha avuto due figli, è entrato nel tunnel della dipendenza da alcol. In diverse occasioni, la donna è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari.

La prima denuncia l'aveva presentata nel 2020, ma poi l'aveva ritirata nella speranza che il marito una volta scarcerato avesse cambiato abitudini. Il primo procedimento del 2020 era stato archiviato ma neanche a dirlo nel 2022, la moglie era tornata in Pronto soccorso con evidenti segni di percosse. Colpi ricevuti anche in pieno petto, particolarmente pericolosi per la vittima cardiopatica e portatrice di pacemaker. Arrestato nell'estate del 2022, lo scorso settembre, il 64enne era tornato a casa con l'obbligo quotidiano di firma alla polizia giudiziaria. Misura che non gli avrebbe impedito di aggredire fisicamente la moglie tanto che tre giorni fa l'ha denunciarlo nuovamente. La donna, infine, avrebbe più volte rifiutato il collocamento in una casa protetta per sé e i figli dicendo di voler rimanere nella propria abitazione per cui ha lavorato tanto negli anni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trent'anni di matrimonio tra botte e insulti, marito violento in carcere per la terza volta

RiminiToday è in caricamento