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Cronaca

Welfare, all'appello mancano 100mila euro per l'agevolazione della Tari

Particolarmente penalizzate sarebbero le famiglie con Isee sotto i 9.000 euro, tra le tre categorie di aventi diritto

Mancano all'appello oltre 100.000 euro per il bando 2017 del Comune di Rimini per le agevolazioni sulla Tari, l'imposta dei rifiuti. I cui beneficiari sono oltre 11.000. Particolarmente penalizzate sarebbero le famiglie con Isee sotto i 9.000 euro, tra le tre categorie di aventi diritto. Uno scenario che sarebbe destinato a ripetersi anche quest'anno. La questione, prima con una interrogazione poi trasformata in mozione, discussa questa mattina in commissione, viene sollevata dal consigliere comunale del Movimento per la sovranità, Gennaro Mauro, lasciando abbastanza "tiepida" l'amministrazione, forte dei numeri del suo welfare, 21 milioni di euro. Come spiega Mauro i 135.000 euro del fondo per le agevolazioni Tari sono andati all'80% ai pensionati ultra 65enni con Isee sotto i 13.000 euro; al 6% ai lavoratori disoccupati con reddito fino ai 25.000 euro; e al 14% alle famiglie con Isee sotto i 9.000 euro. E se le prime due categorie sono state soddisfatte gran parte delle domande l'anno passato, per la terza si trattava di 209 su 726. "Una situazione difficile" a cui si può porre rimedio portando il fondo a 240-250.000 euro, sostiene il civico. "Non si possono analizzare le politiche di welfare solo dalla Tari", replica l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini. Per il capitolo vanno complessivamente, dà i numeri, 21 milioni di euro di cui 12 a carico del bilancio: circa uno per l'emergenza abitativa; 3,5 per i servizi sociali; 746.000 euro per le politiche abitative; 2,6 milioni per le politiche sull'immigrazione; 123.000 euro per le politiche giovanili; 4,3 milioni per il sostegno all'handicap nelle scuole; 3,5 per il fondo di non autosufficienza; circa 600.000 euro per le famiglie in disagio; 3,9 milioni per i minori con delega dell'Ausl. "Se la Tari è l'unico vulnus va benissimo così", aggiunge l'assessore. 

Nel 2014, prosegue, ci sono stati rimborsi per 104.000 euro di Tari; nel 2015 per 132.000 euro; fino agli attuali 135.000, a cui si aggiungono 14.700 euro per le onlus. Senza dmenticare che Rimini ha il "maggiore ambito di tax gap", vale a dire "una stima di maggior reddito procapite e di una minor dichiarazione ai fini Irpef". Per cui "fare politiche sull'Isee è rischioso". Da qui la "cautela ad allargare in maniera apodittica le sovvenzioni: le risorse sono limitate e le politiche di welfare si vedono dagli investimenti sull comunità". L'assessore boccia anche l'ipotesi di esenzione a monte, rispetto al contributo dopo il pagamento dell'imposta, il cui iter è più semplice e trasparente. "Il criterio Isee non è oggettivo, una modifica è auspicabile", prende parola Mario Erbetta del Gruppo misto, stigmatizzando come restino fuori dal beneficio persone che ne hanno diritto. Insomma 100.000 euro "si possono trovare", specie se la morosità degli affitti calmierati ammonta a 700.000. Per il leghista Matteo Zoccarato "più che aumentare i fondi, serve una modifica al sistema di agevolazioni". D'altronde, aggiunge, "tutto il sistema welfare è nascosto nel Piano sanitario". Carlo Rufo Spina di Forza Italia chiede all'assessore di essere "meno arrogante" e come altri sostiene la necessità di puntare sull'esenzione: "Non ha senso far pagare e poi rimborsare". Anche Mauro ribadisce da ultimo come sia possibile recuperare 100.000 euro per aiutare famiglie in difficoltà, ma "fanno più comodo somme date a certe associazioni piuttosto che direttamente a chi ne ha bisogno". A conferma, conclude, che "l'Amministrazione non ritiene prioritario avere un occhio di riguardo rispetto a questi cittadini".

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