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Mare Libero: "Concessioni marittime in scadenza alla fine dell'anno, avviare gli iter per la pubblicazione dei bandi"

Il “Coordinamento Nazionale Mare Libero”, guidato dal riminese Roberto Biagini, ha inoltrato una richiesta a tutti i comuni costieri della provincia di Rimini per partecipare alle procedure partecipate per la pubblicazione dei bandi di concessione delle spiagge

Il “Coordinamento Nazionale Mare Libero”, guidato dal riminese Roberto Biagini, ha inoltrato una richiesta a tutti i comuni costieri della provincia di Rimini per partecipare alle procedure partecipate per la pubblicazione dei bandi di concessione delle spiagge. Come è noto, l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha sancito che l’ effetto di tutte le proroghe disposte al termine di scadenza delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo previste dalle leggi che negli anni si sono succedute, essendo in contrasto con il diritto europeo, sono da disapplicare. L’ Adunanza Plenaria ha fissato come termine di efficacia delle concessioni ad oggi in essere la data del 31 dicembre.

Mancano quindi circa 4 mesi a tale scadenza. “Dal momento che la data del 31.12.2023 è alle porte, i comuni da voi rappresentati – scrive Biagini scrivendo ai sindaci di Bellaria, Rimini, Riccione, Misano e Cattolica - come del resto tutti i comuni costieri italiani, avranno il preciso onere di predisporre le procedure per i bandi di evidenza pubblica, per quella parte di arenile in titolarità del pubblico demanio statale, che deciderete di continuare a utilizzare in modalità concessoria. In tale circostanza dovrete obbligatoriamente anche tenere in considerazione il giusto equilibrio tra spiagge libere e spiagge in concessione imposto per legge”.
 
“Allo stesso tempo è interesse degli enti locali territoriali conoscere dalla Guardia Costiere e dall’ Agenzia del Demanio quali e quanti manufatti presenti sull’ arenile, in ottemperanza alle condizioni di concessione e/o secondo quanto previsto dall’ art. 49 c.n. (“Devoluzione delle opere non amovibili”), saranno oggetto di sgombero o di incameramento, perché, a seconda delle opzioni, i comuni sapranno quali parti dell’ arenile potranno, a loro discrezione, porre in pubblica evidenza”.   
 
Ed infine Biagini: “Alla luce di quanto argomentato, dal momento che il nostro Coordinamento persegue come finalità statutaria la tutela e la valorizzazione delle spiagge libere e/o libere-attrezzate e la difesa del diritto costituzionalmente garantito di tutti di poter fruire gratuitamente del bene demanio-marittimo e di poter accedere liberamente senza alcun tipo di barriere alla battigia, chiediamo di poter partecipare con pari dignità rispetto a tutte le altre associazioni (dei balneari, ambientaliste ecc..) alle iniziative procedimentali e politiche-amministrative, arttivate per attuare le pubbliche evidenze e per predisporre o adeguare gli strumenti urbanistici pianificatori (Piani dell’arenile) a tale scopo”.

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