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Federconsumatori: "Bene il Consiglio di Stato, ora far tornare i beni demaniali un bene comune"

Un atto, quello del Consiglio di Stato, che va nel senso auspicato da Federconsumatori: la trasformazione dei beni demaniali marittimi con finalità turistiche in beni comuni

Il 28 agosto il Consiglio di Stato ha bocciato la proroga delle concessioni marittime al 31 dicembre 2024 inserita nel Mille-Proroghe, e ha chiesto che si definiscano con urgenza i nuovi bandi. Un atto, quello del Consiglio di Stato, che va nel senso auspicato da Federconsumatori: la trasformazione dei beni demaniali marittimi con finalità turistiche in beni comuni.

"Già in passato il Consiglio di Stato si era pronunciato in tal senso - dice Federconsumatori - ora, questa ultima sentenza non lascia spazio a dubbi. Il 31 dicembre 2023, termineranno le proroghe sulle concessioni: è urgente disporre i bandi di gara per l’assegnazione entro quella data. E’ necessario che il Governo emani i decreti attuativi e i Comuni predispongano i modelli di bando delle evidenze pubbliche. Ci sono voluti oltre dieci anni di attesa per arrivare a questo punto: dieci lunghi anni di ipocrisia, incapacità e mancata volontà di intervenire. Ora ci troviamo nella condizione di dover disporre in fretta una nuova legge di riordino, che parta dal presupposto fondamentale che il demanio marittimo è un bene pubblico e pertanto appartiene a tutti. Secondo tale principio il suo utilizzo, se pur in concessione, deve tenere conto prima di tutto, degli interessi dei cittadini".

Per Federconsumatori Emilia Romagna è necessario che i bandi contengano alcuni parametri chiari, a tutela dei cittadini, a partire dalla previsione di una concertazione reale a tutti i livelli, (Governo, Regione, Comuni) che non si limiti alla consultazione delle associazioni imprenditoriali, ma che coinvolga le forze sociali e le rappresentanze dei consumatori.

"A nostro parere i bandi dovranno prevedere canoni di concessione che rispettino il reale valore del bene demaniale, e la sostenibilità ambientale degli stabilimenti balneari - prosegue Federconsumatori -. Grande rilevanza dovranno avere la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e il rispetto dei contratti di lavoro, così come la sicurezza in spiaggia, con il servizio di salvataggio come servizio pubblico a tutela dei bagnanti. Va garantita la reale disponibilità per i turisti e i cittadini di un congruo di numero di spiagge libere e, per chi sceglie uno stabilimento, prezzi consoni e non speculativi per ombrelloni, lettini e servizi di spiaggia".

"E’ indispensabile che siano previsti criteri severi contro le infiltrazioni delle organizzazioni criminali e vanno valorizzati gli investimenti, le esperienze positive e le capacità imprenditoriali. I nuovi bandi sono una occasione per gli Enti e i Comuni costieri di avere maggiori introiti e quindi più risorse da investire nel settore turistico e per fornire maggiori servizi ai cittadini. Per chi fa impresa si presenta l’opportunità di fare innovazione, innalzando ulteriormente la qualità dei servizi offerti, garantendone la sostenibilità e l’accessibilità a prezzi adeguati. Solo rafforzando la qualità, l’esperienza, la solidità economica che permette i necessari investimenti, i beni demaniali marittimi dati in concessione potranno diventare a pieno titolo un bene comune, a vantaggio di tutti".

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