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Minore incasso dall'Imu, Lisi di Car-Tech: "Pagamenti con sorpresa per comune e contribuenti"

Fabio Lisi: "Le sorprese Imu riguardano anche gli stessi contribuenti che dovranno prestare attenzione alle condizioni in cui si verranno a trovare i loro beni"

"Per la seconda volta in pochi mesi l’assessore al bilancio del Comune di Rimini, Juri Magrini, denuncia un minore incasso Imu per gli effetti dovuti alla sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale. A questa causa sembrerebbe infatti ricondursi la minore entrata di circa un milione di euro per pagamenti Imu nell’anno appena terminato rispetto all’incasso previsto. Ora gli uffici dovranno verificare le vere ragioni e le cause di questo risultato (negativo) per accertare se oltre a questa condizione vi siano ulteriori situazioni di evasione, dei cosiddetti furbetti e di abitazioni non censite". A fare il punto sul tema è Fabio Lisi, direttore tecnico di Car-Tech Srl.

"La sentenza in questione, come dichiara l’assessore, dovrebbe comunque aver messo la parola fine all’annosa vicenda della doppia esenzione Imu con effetti sorprendenti (in negativo) per i Comuni ma favorevoli per alcuni contribuenti i quali potrebbero ora chiedere, oltretutto, il rimborso per pagamenti pregressi non dovuti (altra condizione negativa per il Comune). Altre sorprese per minori incassi dell’Imu si verificheranno - nei Comuni della nostra regione e quindi anche per Rimini - anche per la fattispecie delle “aree fabbricabili” in conseguenza, questa volta, degli effetti combinati dalla Legge Regionale in tema di urbanistica e di nuovo Pug (Piano Urbanistico Generale) e dall’andamento del mercato immobiliare della vendita delle aree (avere un’area fabbricabile è diventato un debito)".

"Inoltre, l’adozione del Pug rappresenta un momento particolarmente delicato per i Comuni per gli effetti che si produrranno sull’Imu e sull’attività di accertamento considerato che da quel momento e per i successivi cinque anni (gli uffici) si vedranno prescrivere un anno dopo l’altro (fino ad azzerare la loro possibilità di accertamento) l’omesso pagamento di aree fabbricabili rispetto ad uno strumento urbanistico più favorevole per questa tipologia impositiva (il vecchio PSC/RUE). Le sorprese Imu riguardano anche gli stessi contribuenti che dovranno prestare attenzione alle condizioni in cui si verranno a trovare i loro beni in relazione alle questioni della congruità dei classamenti e della pertinenzialità delle aree".

"La congruità dei classamenti deve essere verificata per gli immobili non accatastati o non correttamente accatastati e per gli effetti, sul classamento, dei lavori effettuati usufruendo dei bonus o dei super-bonus - prosegue Lisi -. I classamenti potrebbero anche essere modificati dall’Agenzia delle Entrate con accertamento in rettifica della Docfa presentata. Per quanto riguarda le aree e la loro pertinenzialità (ad edifici) la nuova Imu (dal 2020) ne ha ridefinito le condizioni e quindi non sono tassabili come aree fabbricabili solamente i terreni che sono dichiarati unitamente al fabbricato mentre, al contrario sono tassabili, e quindi accertabili dal Comune, le aree che non si vengono a trovare in tale condizione".

"Nel Comune di Rimini l’entrata tributaria Imu dell’anno 2022 si è attestata in una somma leggermente superiore ai 47 milioni di euro per le diverse fattispecie tassabili (fabbricati, terreni, aree fabbricabili). La tipologia di maggiore interesse è quella degli “altri fabbricati” composta prevalentemente da unità immobiliari ad uso abitazione e seconde case. Complessivamente le unità a uso abitazione (prime case e altri fabbricati) iscritte al Catasto Fabbricati sono 81.183 (alla data del 31.12.2022) e di queste quasi il 70 per cento sono censite nella categoria A/3 (alloggio di tipo economico) mentre circa il 18 per cento è iscritto nella categoria A/2 (alloggio di civile abitazione). Gli alloggi di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9) dichiarati a catasto sono una percentuale decisamente insignificante pari allo 0,06 per cento".

"Negli ultimi 10 anni (dal 2012 al 2022) il numero degli alloggi iscritti in catasto nelle categorie del gruppo A (abitazioni) è aumentato di solo 2.383 unità tra fabbricati modificati e nuove dichiarazioni e quindi con una media di 238,3 unità immobiliari all’anno - conclude Lisi -. Infine il dato catastale riferito al numero dei fabbricati iscritti nella primaria attività economica della città (Rimini) per “alberghi e pensioni” che risulta pari a 1.368 unità immobiliari censita alla data del 31 dicembre 2022. Negli ultimi dieci anni tale dato, contrariamente a quanto si possa pensare, si è pressochè mantenuto visto che nell’anno 2012 risultavano iscritti a catasto numero 1.373 unità immobiliari".

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