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Rallenta l’inflazione nei primi sei mesi dell’anno nel riminese

L’inflazione nel primo semestre del 2023: analisi dei prezzi al consumo in provincia di Rimini

Rallenta l’inflazione nei primi sei mesi dell’anno in provincia di Rimini, grazie soprattutto alla sensibile decelerazione dei prezzi dei beni energetici. In tale contesto, eccetto la sostanziale stabilità delle comunicazioni, tutti i capitoli di spesa registrano un aumento; la maggiore variazione media tendenziale gennaio-giugno 2023 spetta alla voce “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili”, mentre il più alto incremento considerando il solo mese di giugno (su giugno 2022) è attribuito al comparto “prodotti alimentari e bevande analcoliche”.

A giugno l’inflazione mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale (l’ultima variazione nulla su base mensile si era registrata a maggio 2021). Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in apprezzabile calo rispetto a maggio. Nel settore alimentare, l’ulteriore frenata del ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei prodotti lavorati contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo (scesa a +5,6%). Prosegue, infine, la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa”, che a giugno è pari a +10,5%.

Nell’ambito dell’Osservatorio Economico, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha elaborato alcuni dati circa l’andamento dell’inflazione nei territori di riferimento dell’Ente, relativi al primo semestre del 2023.

La dinamica dei prezzi al consumo in provincia di Rimini

Nei primi sei mesi del 2023 la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) per il capoluogo di Rimini (estendibile all’intera provincia), rispetto a gennaio-giugno 2022, è stata pari a +7,7%, in linea con quella regionale (+7,8%) e inferiore al dato nazionale (+8,1%). Il trend mensile risulta essere decrescente, interrotto da una risalita nel mese di aprile, a conferma del progressivo rallentamento dei prezzi; da un +9,7% annuo di gennaio, infatti, si arriva al +6,4% annuo di giugno (Emilia-Romagna: +5,9%, Italia: +6,4%).

Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, nella classifica decrescente, Rimini si colloca al settimo posto per ciò che riguarda la variazione media tendenziale gennaio-giugno (dopo Ravenna, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara e Piacenza); terza posizione, invece, riguardo alla variazione annua nel mese di giugno (dopo Bologna e Ravenna).

Sulla base delle divisioni di spesa, il maggior incremento medio tendenziale dei prezzi (periodo gennaio-giugno 2023) riguarda il gruppo “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (+18,6%), al cui interno spicca la voce “elettricità, gas e altri combustibili” (+26,1%); questa risulta essere in decisa diminuzione, arrivando a segnare un +4,6% nel mese di giugno (intero capitolo: +9,0%). In tale contesto, “prodotti alimentari e bevande analcoliche” si piazza al secondo posto in merito alla variazione media annua semestrale (+12,1%) e in prima posizione per ciò che concerne l’incremento annuo di giugno (+10,3%).

A seguire, in termini di variazione media gennaio-giugno 2023-2022, troviamo le seguenti divisioni di spesa: “mobili e articoli per la casa” (+7,5%), “ricettività e ristorazione” (+6,0%), “bevande alcoliche e tabacchi” (+5,0%), “ricreazione, spettacoli e cultura” (+4,3%), “abbigliamento e calzature” (+4,0%), “trasporti” (+3,9%), “istruzione” (+3,6%), “servizi sanitari e spese per la salute” (+1,7%) e “comunicazioni” (+0,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi successivi, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +5,1%.

In ultimo, la variazione media dei primi sei mesi del 2023, rispetto al periodo gennaio-giugno 2022, dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per famiglie di operai e impiegati (FOI) per il capoluogo riminese, e quindi per la provincia in generale, è pari a +7,0% (giugno: +5,5%).

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