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Condita con il ragù di salsiccia, di cinghiale o i funghi, è l'ultimo weekend con la Sagra della Polenta

Nella passata edizione furono consumati oltre 8 quintali di farina di polenta suddivisi in 7.000 porzioni

Il meteo si preannuncia favorevole, l’“oro giallo” con i suoi tipici condimenti è pronto ad “abbagliare” di gusto appassionati, curiosi e buongustai. Tutto è pronto a Perticara, domenica 1 ottobre, per la quarta e ultima giornata della tradizionale “Sagra della Polenta e dei frutti del sottobosco”. La Sagra è un appuntamento da… leccarsi i baffi, nel quale la polenta la fa da padrona. Quella tipica è condita con il ragù di salsiccia, di cinghiale o con i funghi. La piadina, le patatine fritte, la trippa, le cotiche con i fagioli, lo stufato di cinghiale e altre specialità della tradizione locale, innaffiate con il robusto Sangiovese D.O.C., completano l’offerta enogastronomica di una manifestazione che attira nel borgo della Valmarecchia ogni anno migliaia di persone.

Nella passata edizione furono consumati oltre 8 quintali di farina di polenta suddivisi in 7.000 porzioni.
Nelle prime tre giornate 2023, il pubblico è stato numerosissimo e anche le porzioni vendute fanno sperare in un ottimo risultato finale. Regina della manifestazione all’ombra del monte Aquilone è indubbiamente la rustica vivanda, ma la Sagra è caratterizzata anche dagli stand con prodotti del sottobosco (dalle melograne alle giuggiole e ai funghi), e il mercatino dell’artigianato.

Parcheggio gratuito presso il campo sportivo.

La tensostruttura apre alle ore 11,30 e fino alle 20,30. Anche in caso di maltempo gli amanti della buona tavola possono stare tranquilli: la tensostruttura dispone di oltre 200 posti tutti al coperto. Non mancano lungo le vie del paese il mercatino, l’area bellezza e benessere (al parco giochi sotto il Monte) e le animazioni e l’area giochi (davanti alla chiesa parrocchiale) con spettacoli e laboratori per i bambini.

Una navetta gratuita a ciclo continuo parte da piazza Matteotti dalle ore 13,30 per la visita al Museo Sulphur. Tutte le domeniche, infatti, sono possibili visite guidate al Sulphur, il Museo Storico Minerario di Perticara, che racconta almeno 500 anni di attività estrattiva dello zolfo in 3000 metri quadrati di suggestiva esposizione.

La sagra cresce di anno in anno grazie al lavoro laborioso della Pro loco e dei suoi circa cinquanta volontari impegnati che l’hanno trasformata in un appuntamento da… leccarsi i baffi. Dai re della polenta ai maghi delle patatine; dagli esperti del cinghiale al “signore” della salsiccia, all’esperta di trippa e cotiche con fagioli, fino alle maestre della piadina, le arzdore della cottura e della farcitura. E ancora i volontari della distribuzione, gli addetti al bar, ai servizi e alla cassa, alla pulizia dei tavoli e dei paioli.

Alcuni volontari vengono addirittura da fuori paese, per amore verso Perticara e verso la Sagra: da Maiolo, Novafeltria, Secchiano e perfino Villa Verucchio.

“A tutti i volontari va il grazie di un intero paese, che dalla Sagra riceve un importante indotto economico, sociale e turistico – afferma orgoglioso il presidente della Pro loco, Cesare Bianchi – Se il tempo ci assiste, domenica ci aspettiamo un gran finale, con numeri che potrebbero anche ritoccare verso l’alto il record dello scorso anno”.

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