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Inizia la due giorni ecologica sui temi del fiume e dell'acqua, al via il Green Festival Montefeltro

Previste 8 mostre e 4 presentazioni editoriali. E una partita di calcio Amministratori del Montefeltro contro Associazioni ambientaliste

“La rinascita del fiume. La cura dell’acqua”, è questo il titolo del Green Festival Montefeltro che prenderà il via sabato 23 settembre alle ore 9,30 a San Vito di Rimini, presso il centro Parrocchiale. Fiume come pietra miliare di un patrimonio di comunità e gestione dell’acqua che, nell’era dei cambiamenti climatici, si preannuncia di importanza sempre più vitale e strategica.

Si parlerà di fiumi, ma si parlerà anche di pace, giustizia sociale, turismo sostenibile. I temi verranno affrontati attraverso la presenza di esperti e studiosi, ma anche attraverso gli strumenti dell’arte, della poesia e della letteratura, con oltre ben 4 presentazioni di libri e 8 mostre dislocate negli spazi del complesso parrocchiale e della proloco di San Vito.

Il festival da sempre vuole incidere positivamente e in maniera pragmatica sui temi che affronta, ovviamente a livello territoriale, ed è per questo che trattando il tema dei fiumi, il fiume di riferimento che assurge a modello è proprio il Marecchia. E sarà proprio Riccardo Santolini, docente all’Università di Urbino ed estremo conoscitore degli ecosistemi fluviali, già coordinatore scientifico del “Contratto di fiume” per il Marecchia, che curerà la tavola rotonda: “Il futuro del fiume”, sabato 23 alle ore 10.30. Il fiume come veicolo di benessere, mezzo di comunicazione, elemento imprescindibile del paesaggio, ma, come di recente, anche causa di alluvioni, morte, distruzione.

Sempre sabato dopo l’inaugurazione delle ore 9,30, saranno visitabili le 8 mostre e ci saranno due visite guidate nell’adiacente area archeologica con le suggestive vestigia del ponte romano a opera di VisitRimini. La prima visita sarà alle ore 10 mentre la seconda, alle 15, vedrà la presenza di figuranti con le vesti di legionari romani (prenotazioni su VisitRimini). Dopo il pranzo, curato da “Chi burdel ad sanvoid”, si riprenderà con una stimolante miscellanea di incontri sempre sul tema dei fiumi.

Sabato sera, dopo la cena sociale della chef Renata e dei ragazzi di Esserci APS, l’associazione che promuove il festival, si proseguirà con “La veggia del festival: fra parole, cielo e musica” con la performance del gruppo “Massimo Modula e i Beati Precari” e le libere incursioni artistiche, poetiche, demenziali del collettivo Basito.

Passando a domenica 24 settembre, alle ore 11,00 ci sarà la “Partita di Calciotto” che vede contrapposti gli “Amministratori” dell’intero Montefeltro ai rappresentati delle “Associazioni” impegnate nel sociale e per l’ambiente, “disputa” che proseguirà in una pranzo sociale a cura di “Valmarecchia Comunità Solidale”e dell’ANPI Santarcangelo. Se far dialogare il territorio è sempre stata la principale missione del festival, questa iniziativa rappresenta sicuramente un piccolo capolavoro.

Domenica pomeriggio, per il centenario della nascita del poeta santarcangiolese Nino Pedretti, ambientalista ante litteram, ci sarà la poetessa Annalisa Teodorani che leggerà le poesie del poeta e sarà l’occasione propizia per presentare la cartella d’artista che contiene una poesia inedita di Pedretti, dal titolo profetico “L’acqua maleda”. Presente anche Anna Pedretti, figlia del poeta.

A seguire Ettore Bertelli, comunicatore e persona sul campo di Emergency, stretto collaboratore di Simonetta Gola, moglie di Gino Strada, che ci parlerà di “cosa è realmente la guerra”. Seguirà Mimmo Cortese, coordinatore del consiglio scientifico di Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi leggere), che ci farà una panoramica sul pacifismo dagli anni ’90 ai nostri giorni.

"Anche quest'anno il festival è stato possibile grazie al sostegno di alcuni sponsor e l'entusiasmo dei nostri soci - sottolinea Gabriele Geminiani, ideatore del festival, che conclude -. Come sponsor, abbiamo al nostro fianco autentici compagni di viaggio, aziende e imprenditori che credono nei valori della sostenibilità e nel nostro progetto che è, a tutti gli effetti, un progetto per la comunità. Fra questi ricordo Banca Malatestiana, una realtà che promuove il suo impegno green all'esterno sostenendo iniziative come la nostra, quanto all'interno delle sue filiali, fra i suoi dipendenti".

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