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Politica Bellaria-Igea Marina

Bruno Galli si dimette dalla carica di vicesindaco di Bellaria

"Una decisione presa con grande amarezza e maturata alla luce delle fibrillazioni che la mia ormai inevitabile uscita dalla Lega, ha prodotto nello stesso partito"

"In data 12 marzo, ho protocollato lettera rivolta al Sindaco Filippo Giorgetti, alla Giunta comunale, al Presidente del Consiglio e al Segretario comunale, rassegnando le mie dimissioni da vicesindaco, in carica con delega a Turismo, Sport, Volontariato e Mobilità; dimissioni che il Sindaco ha accettato, rispettando la mia scelta". Ad annunciarlo è Bruno Galli che, in una nota stampa spiega come la decisione sia stata presa "con grande amarezza" e maturata "alla luce delle fibrillazioni che la mia ormai inevitabile uscita dalla Lega, ha prodotto nello stesso partito. Nell'interesse di questa Amministrazione, che ho apprezzato e verso cui ho portato il mio leale contributo umano, valoriale e di competenze, e per rispetto del sindaco che l’ha ben guidata, ho preferito fare un passo indietro, anteponendo il noi all’io: concetto che dovrebbe essere ben chiaro a chi amministra ma ritengo non sia sempre scontato".
 
In una nota stampa Galli aggiunge che "Lascio assessorati “in pari” con gli oneri che essi richiedono a chi ha onore e onere di relative deleghe; penso soprattutto a quella programmazione di eventi primaverili che proprio in questi giorni è stata annunciata, oppure ai bandi per contributi alle società sportive, agli investimenti nello sport che interesseranno Palazzetto e campo sportivo dello stadio Nanni".

L'ormai ex esponente leghista ricorda come nel 2014 "nessuno voleva correre per le regionali, in provincia di Rimini regnava la disorganizzazione: in questo contesto, mi sono preso in carico la raccolta delle firme necessarie, perché diversamente la Lega non avrebbe corso in ragione della legge elettorale. Legge elettorale che mi penalizzò come candidato, proprio in virtù dell’inconsistenza elettorale della nostra provincia". Eletto l'anno successivo Segretario provinciale "nel giro di breve, in termini di risultati, la provincia di Rimini diventa stabilmente quella romagnola in cui la Lega prende più voti. Da fanalino di coda che era". Nel 2018 i primi screzi col partito quando, come ricorda lo stesso Galli, "alle politiche, con grande stupore di tutti, sono l’unico segretario provinciale che il partito non candida nel proprio collegio uninominale in Romagna; politiche che vedranno il centrodestra primeggiare in suddetto collegio (il solo in Romagna) con la Lega a fare da traino. Un risultato frutto anche dell’impegno di tutto il gruppo di lavoro che ero riuscito a costruire: che ancora ringrazio". Un copione che si era riproposto alle regionali quando "dinamiche di partito fanno sì che, con mio stupore e dispiacere, pur a fronte di una mia formale candidatura come capolista dal partito non arrivi alcun tipo di endorsement nei miei confronti: non riesco pertanto a essere eletto in regione, nonostante quasi 4.000 preferenze ricevute. Un numero superiore in termini assoluti delle cifre ottenute da chi ad esempio è stato rieletto consigliere regionale, correndo anche in collegi più popolosi".
 
"Concludo questo excursus - termina Galli - facendo un passo indietro, doveroso verso cittadini ed elettori, smentendo una narrazione, alimentata ad arte, che vorrebbe la mia figura come un’imposizione al Sindaco Giorgetti, nella composizione della giunta nel 2019. Semmai, ritengo di essere stato una soluzione, per superare diktat e impasse: mettendomi a disposizione con una scelta che rifarei, ma consapevole già all’epoca che mi avrebbe sottratto, per ovvi motivi, parte di quel tempo e di quelle energie che sarebbero state utili alla corsa delle regionali nell’anno successivo. Non ho tuttavia rimpianti. Rifarei tutto, compresa la gestione silenziosa e sempre volta a distendere gli animi, dei rapporti con i vertici, con un gruppo consigliare e con alcuni esponenti della Lega, che in questi quattro anni e mezzo, a mio avviso non si sono certo distinti per impegno e contributo alla buona Amministrazione di Bellaria Igea Marina. Per quanto riguarda il livello nazionale del partito, da tempo è un soggetto in cui non mi riconosco, per mancanza di identità se non addirittura credibilità: al momento del rinnovo di quest’anno, era il momento di dire il mio “no”. Ringrazio Filippo per la fiducia che mi ha sempre dimostrato e per le conoscenze che mi ha trasmesso; avendo fatto un percorso prettamente politico, la parte amministrativa era deficitaria nella mia formazione e la sua esperienza mi ha arricchito molto. Ringrazio i componenti della Giunta comunale, i consiglieri di maggioranza ed opposizione per il loro impegno e passione nell’espletamento del ruolo politico-amministrativo, tutto ciò in un clima di leale e distesa collaborazione, fattore anche questo per nulla scontato e per nulla banale. Un sentito grazie anche a tutti i dipendenti comunali per la puntuale e cordiale collaborazione che mi hanno sempre dimostrato, a volte andando anche oltre l’aspetto strettamente professionale. Un ringraziamento che estendo agli operatori della comunicazione, con i quali, da segretario di partito prima e da amministratore pubblico poi, vi è sempre stato un rapporto franco e rispettoso dei ruoli. Concludo comunicando che, pur consapevole dei miei limiti e difetti, rimarrò a disposizione di Bellaria Igea Marina e per il bene di Bellaria Igea Marina".

"Le dimissioni del vice sindaco Bruno Galli rappresentano un fatto politico clamoroso - commenta il Pd bellariese. - Una settimana fa il sindaco aveva confermato la fiducia al suo braccio "destro" fresco dalle dimissioni dalla Lega, il partito che lo aveva imposto a inizio mandato facendo valere, insieme ad altri due assessori del Carroccio, la sua Golden share elettorale sulla composizione della Giunta. Va sottolineato che le dimissioni, per ammissione di Galli, sono state imposte da tutta la destra al culmine di una stagione di attriti non più controllabili dall'ecumenismo del sindaco. E così, quando mancano meno di tre mesi alla fine della consigliatura, pare che il predestinato ad occupare la carica di vice sindaco sia l'assessore Cristiano Mauri, mentre tutte le deleghe di Galli (compresa quella al Turismo) verrebbero assunte dal Giorgetti. È una soluzione di emergenza che, se confermata, mostrerebbe tutta la debolezza e, per certi versi, l'irresponsabilità di questa giunta".

"Il sindaco - conclude la nota stampa dei dem - è tenuto a dare spiegazioni convincenti e leali alla città per questo pasticcio di fine mandato. Soprattutto Giorgetti deve spiegare perché fino a pochi giorni fa aveva "blindato" nell'incarico il suo vice. E sarebbe oltremodo interessante sapere cosa pensa il sindaco dell'affermazione di Galli secondo cui il gruppo consigliare della Lega "non si è distinto per impegno e contributo alla buona Amministrazione di Bellaria Igea Marina". In pratica è la certificazione di un fallimento pieno che assume le sembianze di un harakiri politico. Il mandato amministrativo si chiude, dunque, nello stesso modo in cui era iniziato, e cioè con una lotta senza quartiere tra i partiti di destra il cui interesse per le poltrone è sempre andato a discapito di un serio dibattito sui temi e sulla concretezza del fare amministrativo".

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