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Elezioni a Rimini, Gloria Lisi: "Lascio fango e veleni agli altri, basta individualismi"

La candidata a sindaco di Rimini ha aperto ufficialmente la sua campagna inaugurando la sede del suo comitato elettorale

"Guardiamo avanti con occhi nuovi, con uno sguardo più aperto e con una visione ancor più lungimirante per la città". Sono queste le parole con cui Gloria Lisi, candidata Sindaca di Rimini alle prossime elezioni comunali di ottobre, ha dato il via alla sua campagna elettorale sabato, inaugurando la sede del suo Comitato Elettorale, in Piazzale Cesare Battisti, 134. "Parte ufficialmente la nostra campagna elettorale che ci metterà tutti alla prova. Sarà una competizione lunga durante la quale dovremo convincere i riminesi che la nostra proposta alternativa e democratica è costruita, tra la gente, per rilanciare il futuro della nostra città, per costruire, coinvolgendo le persone, programmi comuni". Al suo fianco, al momento, ci sono quattro liste in rappresentanza del mondo delle imprese, dei giovani e del benessere. Potrebbe aggiungersi anche il MoVimento 5 Stelle ma, ha spiegato la candidata, per ora ci sono novità. 

Alla domanda sui motivi della sua discesa in campo, l’ex Sindaco ha ribadito che "non è stato semplice prendere questa decisione, ma l’abbiamo fatto consapevoli che il nostro contributo, i nostri valori, le nostre idee faranno ben alla città. Con questa consapevolezza abbiamo creato un percorso civico in cui ciascuno può ritrovarsi senza rinnegare la propria identità politica o culturale, senza porre aprioristiche censure, un percorso che punta ad aggregazioni ampie e trasversali. Chi ha scelto o sceglierà di stare con noi si dovrà sentire interpellato e coinvolto, come cittadino e come individuo, in questa iniziativa volta a privilegiare gli aspetti dell'azione amministrativa su quelli dell'appartenenza ad una parte politica. Perché siamo sempre più convinti che questa città sente forte il bisogno di una nuova stagione di sviluppo e di crescita economica e sociale, libera finalmente dai paradigmi dell’ideologia, della militanza e dell’appartenenza".

Rilevando che “nelle settimane scorse abbiamo iniziato a confrontare le nostre idee e i nostri programmi con alcune forze politiche che ci hanno permesso l’interlocuzione, abbiamo trovato punti di contatto con alcuni di loro. Proveremo a trovare con loro sinergie e condivisione più concrete e più solide, per andare insieme a costruire una proposta programmatica per la città, vincente, credibile e persuasiva”. Non poteva mancare un accenno alle accuse che il PD continua a rivolgerle. E con tono per nulla polemico ma assolutamente netto ha sottolineato che “sulla mia scelta di candidarmi ho già detto e ridetto quello che mi ha spinto a farlo. Non sono stati certamente il rancore o la ripicca come i nostri competitori vogliono fare credere. Atteggiamenti che, come sa bene chi mi conosce, non mi appartengono. Lascio a loro il fango e il veleno. Io andrò avanti usando solo e semplicemente il confronto, il dialogo e l’incontro”.

E ha ancora ribadito che “mi sono candidata perché ho sentito necessario fare un passo avanti, assumermi la responsabilità di rappresentare quella parte della nostra società che si riconosce nei valori della solidarietà, dell’impegno cattolico e civile, della cooperazione sociale. Di quella parte della città che ha messo e mette sempre al centro dei suoi valori la persona, con i suoi bisogni e le sue fragilità, l’economia sostenibile e i suoi percorsi di eccellenza e di responsabilità sociale, il benessere e la salute di tutti, ed in particolare dei nostri anziani, la solidarietà dell’inclusione, il rispetto delle regole e la partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte. Quella parte della città che per tanto, troppo tempo ha interpretato solo un ruolo ausiliario, prigioniera dell’egemonia di una sinistra padrona che paradossalmente non ha permesso il coinvolgimento di tutti, anche di chi la pensa diversamente. O che non si è mai voluta o potuta riconoscere nelle miopi tesi del sovranismo e del nazionalismo radicale di questa destra che costantemente litiga e si divide”. “Noi siamo una coalizione inclusiva”, ha puntualizzato Gloria Lisi, “vogliamo con noi tutte le donne e gli uomini di buona volontà, tutte le persone perbene che vogliono costruire una Rimini più efficiente, più solidale, più ricca e più bella, capace di nuovo di interessarsi al tema della rappresentanza politica e delle istanze ambientali ed ecologiste. Lo faremo con un percorso sincero, onesto e leale per costruire insieme la città che vogliamo, una città competitiva capace di garantire lo sviluppo economico. Una città in cui chi vuole investire, fare impresa, debba poter trovare terreno fertile per gli investimenti, per le attività, per generar quella ricchezza che è la ricetta per distribuire a tutti e creare prospettive e benessere, per rendere i giovani autonomi in questa città, di dargli case a un affitto decente e consentirgli di trovare lavoro. Rimini deve essere una capitale dei giovani e per i giovani, oggi invece, in troppi se ne vanno via”.

Tornando alla sua lunga esperienza passata ha, apprezzando il lavoro fatto e i risultati conseguiti ha voluto precisare che “la stagione di una sola persona al comando è finita. Fa parte del passato di questa città. La parola “sindaco” ha origini greche ed è composta da due parole: "insieme" e " giustizia". Un Sindaco è, quindi, colui che amministra in modo giusto. Ma chi decide cosa è giusto? Sono convinta che amministrare in modo giusto sia davvero garantire equità ad ogni cittadino, renderlo protagonista e responsabile delle scelte che fa e far sì che, da osservatore e fruitore di servizi, diventi protagonista della vita quotidiana e portatore non solo di diritti ma anche di doveri. Vuol dire mettere da parte favoritismi e gestione personalistica. Vuol dire mettere da parte visibilità e successi personali ed abbattere le barriere esistenti tra cittadinanza ed Amministrazione. Occorre adesso guardare avanti con occhi nuovi, con uno sguardo più aperto con una visione ancor più lungimirante. Io voglio essere a capo di una squadra, coltivare la virtù dell’umiltà per ascoltare i cittadini, gli imprenditori, chi affronta e si confronta con i problemi quotidiani di una città complessa, difficile, esigente”. Concludendo il suo intervento Gloria Lisi ha manifestato tutto il suo ottimismo con una certezza. “Sono sicura che nella campagna elettorale che prende il via oggi otterremo grandi consensi” ha detto. “Ogni nostro sforzo sarà concentrato per entrare nelle case dei riminesi e nei loro cuori. Lo faremo con sobrietà, educazione e gentilezza, insieme all'autorevolezza delle nostre esperienze che metteremo al servizio dei cittadini. La nostra non sarà solo strategia. Io credo, noi crediamo, nelle istanze delle brave persone, credo anche che la politica buona esista, che in politica torni a contare l’onestà intellettuale e il rispetto”.

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