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Erosione, Elena Raffaelli rilancia per la sperimentazione delle barriere soffolte

La candidata alla Camera per il centrodestra punta a “soluzioni tecniche innovative finalizzate a ridurre l’esposizione a rischio dei litorali e l’aumento del livello di sicurezza degli arenili”

Per garantire l’integrità dei lidi romagnoli affetti dal fenomeno dell’erosione costiera, la candidata del centrodestra nel collegio uninominale riminese, Elena Raffaelli, rilancia la sperimentazione di “soluzioni tecniche innovative finalizzate a ridurre l’esposizione a rischio dei litorali e l’aumento del livello di sicurezza degli arenili”. “L’erosione costiera è un fenomeno in continua evoluzione che rischia di mettere a repentaglio le migliaia di attività e l’indotto che gravita attorno al turismo balneare” – spiega la Raffelli – “le continue azioni di ripascimento susseguitesi in questi anni hanno di fatto mitigato i danni innescati dal fenomeno erosivo senza tuttavia concorrere ad una soluzione definitiva del problema”. “È necessario fare di più” - spiega la candidata che sull’urgenza di “sperimentare tecniche innovative per contrastare l’evoluzione del sistema ambientale litoraneo”, sollecita “Comuni, Regione e Governo”. Un impegno che la Raffelli fa proprio nella consapevolezza che “le periodiche azioni di ripascimento condotte e finanziate in questi anni dalla Regione Emilia Romagna non sono più sufficienti. Dobbiamo lavorare per stabilizzare una volta per tutte il delicato equilibrio costiero valutando l’opportunità di adottare metodi innovativi in grado di contrastare definitivamente il fenomeno erosivo”.
 

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