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Il Comune di Rimini pronto a vendere parte delle azioni di Hera

Via libera dal consiglio comunale all'operazione finanziaria che potrebbe fruttare 9 milioni di euro alle casse di palazzo Garampi

Le modifiche al Regolamento per la disciplina degli impianti di pubblicità, la vendita da parte di Rimini Holding delle azioni di Hera e il rendiconto di gestione sono stati i tre argomenti dibattuti nella seduta del consiglio comunale di ieri sera. Primo punto all’ordine del giorno le modifiche al  “Regolamento per la disciplina degli impianti di pubblicità e propaganda e degli altri mezzipubblicitari sulle strade e sulle aree pubbliche e di uso pubblico” (approvate con 17 voti favorevoli, 2 contrari e 9 astenuti); tra le principali novità, mirate a garantire un'attività pubblicitaria rispettosa della sensibilità e della dignità delle persone, il divieto delle comunicazioni commerciali che pubblicizzano i giochi d'azzardo sugli immobili di proprietà o gestione comunale, e su quelli dati in concessione o affitto a terzi. Introdotto inoltre il divieto di sponsorizzazione comunale per pubblicità contrastanti con il codice Iap (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria), riconosciuto da un patto di intesa siglato con l'Anci e che prevede una comunicazione commerciale onesta, veritiera e a tutela del pubblico e dell'interesse generale. Si tratta di modifiche che hanno lo scopo di assicurare la realizzazione di una comunicazione commerciale come servizio per il pubblico, con particolare riguardo alla prevenzione e al contrasto del gioco d'azzardo patologico e al divieto di gioco per i minori.

Via libera dal consiglio comunale (19 favorevoli, 4 astenuti e  5 contrari) anche alla vendita di una quota delle azioni libere di Hera da parte di Rimini Holding. L’operazione - che prevede la cessione di 3.700.000 azioni – è prevista dal patto di sindacato di Hera sottoscritto dall’Amministrazione “e non va a modificare la governance di Hera, ma consentirà al Comune di avere a disposizione una importante quota di risorse aggiuntive. Parte dei circa 9 milioni che confidiamo di poter introitare dalla vendita di queste azioni saranno utilizzate per ridurre il debito di Rimini Holding per circa 2,1 milioni di euro, coerentemente con l’obiettivo che perseguiamo sin dal precedente mandato di andare verso l’estinzione del debito del bilancio comunale e delle sue controllate. La restante parte di risorse saranno invece impiegate per coprire gli investimenti, a partire dalla manutenzione straordinaria del patrimonio stradale comunale, con particolare attenzione alle zone più decentrate della città”.

Approvato con 18 voti favorevoli e 7 contrari anche il Rendiconto di gestione 2016, il documento che delinea la realizzazione degli obiettivi programmati con il Bilancio di Previsione. Proprio la riduzione del debito è uno degli elementi virtuosi del bilancio: al 30 giugno il debito sarà estinto di 35,7 milioni di euro, passando così da 141.352.322 euro del 2011 a 105.668.652 del 2017. Altro elemento riguarda il recupero evasione tributaria e fiscale, che nel 2016 ha visto il rientro di 269.492,66 euro da segnalazioni qualificate come compartecipazione al gettito erariale. Ben 4.070.280,59 euro derivano invece dal recupero delle imposte comunali, quali ICI, IMU, Imposta di soggiorno, pubbliche affissioni, TARI e ISCOP.   

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