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"Il diritto alla casa diventi una priorità per il prossimo sindaco di Riccione"

La Lista Civica Riccione nel Cuore, oltre al rifinanziamento del Fondo di sostegno agli affitti, chiede l'aumento dell'offerta di alloggi in locazione a canone sostenibile e rilancio dell'edilizia residenziale pubblica

“Finanziamenti certi e costanti per le politiche della casa. Integrazione al reddito delle famiglie in difficoltà con un rifinanziamento del Fondo di sostegno agli affitti e di quello per la morosità incolpevole. Aumento dell'offerta di alloggi in locazione a canone sostenibile e rilancio dell'edilizia residenziale pubblica”. Sono queste le proposte che la Lista Civica Riccione nel Cuore porterà al giudizio degli elettori riccionesi che il 12 Giugno sceglieranno il loro nuovo Sindaco. “C’è bisogno, prima di tutto, di un piano di riequilibrio del mercato degli affitti, trovare un appartamento in affitto annuale a Riccione è pressoché impossibile”, sottolinea Michela Tomassoli, candidata al Consiglio Comunale per la lista Riccione nel cuore. “Bisogna assolutamente intervenire per aiutare chi non riesce a risolvere il problema da solo, mentre si allungano le liste delle famiglie sfrattate o in attesa dell’assegnazione di una casa popolate, che ha Riccione ricordiamo sono ancora 257 i nuclei familiari in graduatoria, ed il patrimonio immobiliare del Comune non cresce”. 

“Riccione è da sempre luogo di transiti, di accoglienza e di integrazione. Al centro di tante esigenze economiche diverse, non semplici da coniugare e legate ad una storica vocazione recettiva. Per questo -  continua Michela Tomassoli - siamo consapevoli delle responsabilità che chi andrà ad amministrare la città debba assolutamente e velocemente trovare misure nuove a sostegno di tutte le forme dell’abitare. Il diritto alla casa dovrà trovare attuazione mediante un piano di interventi articolati di fronte alla realtà dei bisogni che si fa giorno per giorno sempre più urgente e complessa. Partendo dalla riqualificazione e riconversione del patrimonio immobiliare privato inutilizzato e vetusto o attraverso la proposta di soluzioni abitative di transizione, fino a forme innovative e sperimentali di housing sociale e di abitare solidale. Tutte soluzioni capaci dell’offrire opportunità abitative per rispondere alle nuove esigenze”. 

“Senza dimenticare - conclude - che le esigenze abitative soprattutto dei giovani sono sempre più numerose e non possono essere soddisfatte dagli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. Per questo motivo dovrà essere varato un ambizioso “piano casa” che dovrà intercettare il bisogno abitativo delle giovani famiglie, con il riutilizzo del patrimonio immobiliare privato verificando, con gli istituti credito locali che hanno diversi immobili avuti a causa dei numerosi fallimenti, la possibilità di acquistarli con le modalità “rent to buy”.

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