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Turismo, "finalmente si svolta": il governo agirà su azioni fondamentali per il comparto

E' stata approvata all'unanimità dalla Camera la mozione sulle iniziative a sostegno del turismo presentata dal deputato PD riminese Emma Petitti insieme ai colleghi della X commissione Attività produttive

E' stata approvata all'unanimità dalla Camera la mozione sulle iniziative a sostegno del turismo presentata dal deputato Pd riminese Emma Petitti insieme ai colleghi della X commissione Attività produttive. Il provvedimento impegna il governo ad alcune azioni fondamentali, a partire da una governance complessiva del settore coordinata con la nuova collocazione del settore nel ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. E proprio questo pomeriggio, in X commissione, si terrà l'audizione del ministro Dario Franceschini sulle linee programmatiche del suo dicastero, prima di una serie di audizioni che coinvolgeranno tutte le categorie e gli enti del comparto.

"Con l'approvazione della mozione siamo finalmente ad una svolta per il turismo - commenta Petitti, che ha tenuto in aula la dichiarazione di voto per il gruppo PD -. Il comparto deve diventare uno dei pilastri economici del Paese, fonte di rilancio per la crescita e l'occupazione, consapevoli che il brand “Italia” da solo non basta più. Abbiamo un tesoro per le mani, ma se i flussi internazionali crescono e quelli diretti verso l'Italia diminuiscono, è urgente che il turismo sia compiutamente riconosciuto come opportunità strategica per il Paese attraverso un conseguente salto di qualità delle politiche di settore".

Oltre al richiamo sulla necessità di una governance complessiva del turismo, la mozione impegna il Governo a individuare, nell'ambito della riforma del titolo V della Costituzione, le forme migliori per l'assetto delle competenze nel settore, a rivedere ed attuare un piano strategico nazionale e a rinnovare profondamente organizzazione e missione dell'Enit, ''perché possa diventare - osserva Petitti - quella struttura specializzata a interpretare i grandi cambiamenti del settore dando risposte innovative nei mercati internazionali con politiche di promo-commercializzazione". Le iniziative immediatamente realizzabili prevedono un sistema organico di politiche economiche e fiscali per la digitalizzazione del settore, per favorire le start-up turistiche e per estendere il bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica anche agli immobili turistico-ricettivi.

L'impegno chiesto al governo è poi quello di rivedere la tassa di soggiorno per eliminare gli scompensi creati sul territorio tra i comuni che l'hanno istituita e gli altri, mentre sul fronte delle concessioni demaniali è urgente verificare l'apertura della Commissione europea verso una maggiore flessibilità nell'applicazione della direttiva Bolkestein. "Va colto e seguito con attenzione il segnale positivo arrivato dal commissario europeo Damanaki, secondo la quale la Commissione sarebbe disponibile a modificare i rigidi vincoli della direttiva Bolkestein consentendo maggiore flessibilità ai singoli Stati per tener conto delle peculiarità delle proprie coste".

"La strategia del rilancio del turismo che abbiamo chiesto al governo si fonda quindi su un profondo rinnovamento della governance e della promozione - conclude la parlamentare -. E di un sistema imprenditoriale le cui necessarie trasformazioni vanno accompagnate riprendendo l’iter del piano strategico nazionale che, migliorato nei contenuti e adattato alle esigenze delle regioni, può costituire un primo importante approccio sistemico al settore".

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