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Proposta di Legge per lo sport dilettantistico: tra i promotori anche Arlotti

I centri sportivi in Italia sono circa 72mila e le realtà sportive che operano in Italia sono divise in tre principali tipologie di forme societarie

È stata illustrata venerdì mattina, nel convegno dal titolo “Enti sportivi, un punto di riflessione” organizzato dallo studio commerciale Fabio Fraternali, la Proposta di Legge che disciplina le attività sportive dilettantistiche, sottoscritta dal parlamentare riminese del Pd Tiziano Arlotti. La Proposta di Legge affronta il tema della funzione sociale e tutela della salute dello sport oltre a stabilire i criteri di organizzazione e gestione delle attività sportive dilettantistiche e disciplinare i criteri tributari nonché i rapporti di lavoro (in particolare nelle Società sportive dilettantistiche, nelle Associazioni sportive e nelle Società sportive commerciali) al fine di fare chiarezza nel settore e di mettere le attività nelle condizioni di generare occupazione e incrementare il benessere della popolazione.

I centri sportivi in Italia sono circa 72mila e le realtà sportive che operano in Italia sono divise in tre principali tipologie di forme societarie: le Società sportive dilettantistiche, le Associazioni sportive dilettantistiche e le Società sportive commerciali. Nella provincia di Rimini sono circa 500 le attività sportive dilettantistiche. La Proposta di Legge, che intende porre le basi per una riforma organica dello sport dilettantistico, nasce grazie a un percorso condiviso che ha come protagonisti il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), l’Associazione nazionale impianti fitness & sport (Anif) e le principali categorie che si occupano del settore sportivo italiano.

"Lo sport può costituire una grande occasione di crescita per il nostro paese - sottolinea Arlotti -, generare occupazione e incrementare il benessere della popolazione. È compito della politica trovare e sostenere nuove soluzioni che rechino beneficio allo sviluppo delle politiche sportive e a una nuova forma di imprenditorialità. L’Italia deve recuperare oltre venti anni di ritardo dell’ordinamento sportivo italiano, ai fini della qualificazione". Inoltre, l'on. Arlotti ricorda: "La Legge di bilancio 2017 ha individuato anche la possibilità di avere un sistema previdenziale che consente di riscattare senza oneri i periodi di contribuzione tra fondi pensionistici diversi e nella fattispecie, il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è quello più appropriato per chi opera nelle attività sportive. La Proposta di Legge sarà presto incardinata presso la Commissione della Camera dei Deputati e verrà discussa con le audizioni delle Associazioni sportive del Coni per consentire di regolamentare in modo più efficace e più efficiente un settore che conta oltre 72mila centri sportivi in tutta Italia di cui oltre 500 nel territorio riminese".

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