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Pullè e Majolino: "Emergenza epidemia prorogata, per la Notte Rosa non vale?"

Gli esponenti di Noi Riccionesi e Lista Civica Renata Tosi all'attacco: "Le regole devono valere per tutti. Le regole devono valere sempre"

Non naccenna a placarsi la polemica sull'organizzazione dell'edizione 2020 della Notte Rosa e, ancora da Riccione, si levano i "no" alla manifestazione che è uno dei simboli dell'estate della Riviera. A sottolineare come "Le regole devono valere per tutti. Le regole devono valere sempre" sono i capogruppo nel consiglio comunale della Perla Verde di Noi Riccionesi, Fabrizio Pullè, e della Lista Civica Renata Tosi, Sara Majolino. Gli esponenti della maggioranza, ricordando che i due capisaldi sono "principi irrinunciabili di uno Stato di diritto", sottolineano che " Se il Governo ha imposto lo stato di emergenza fino al 15 ottobre, l’emergenza c’è per tutti gli eventi e per tutte le situazioni. Sempre. Perché allora ci chiediamo per “La Notte Rosa” tanto cara al PD, lo stato di emergenza non vale? Perché il PD costringe tutti i nostri negozianti, i nostri ristoratori, i nostri albergatori, i nostri artigiani, ogni singolo giorno, a rispettare tutte quelle regole imposte in maniera talvolta “fantasiosa" e comunque con prescrizioni  “quasi umilianti” per il rispetto del distanziamento sociale, mentre sugli eventi che interessano a lorsignori del PD, che porteranno ad assembramenti di persone inimmaginabili ed ingestibili, non si pensa ad un responsabile rinvio? La coerenza, per noi, è sacrosanta: se c’è emergenza fino al 15 ottobre, allora si cancelli la Notte Rosa. Solo la coerenza può dare serietà al nostro agire".

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