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Petitti candidata a sindaco, polemica all'interno del Pd: "Nessuno sapeva nulla". "Non è vero, noi siamo stati informati"

"Spiace che la Presidente dell’assemblea regionale non abbia condiviso né informato di questo suo passo né me, né la segreteria regionale del PD, tanto meno il presidente Bonaccini" ha detto Sacchetti.

Si avvicina il 2021, con Rimini chiamata ad eleggere il successore di Andrea Gnassi, e partono le grandi manovre per la scelta del candidato sindaco. Acque agitate in casa Pd, dove Emma Pettiti ha annunciato la decisione di candidarsi. "Da segretario provinciale del Partito Democratico raccolgo questa disponibilità - afferma Filippo Saccheti -. Ma senza entrare nella sostanza della cosa, ora ovviamente non sarebbe il caso e un comunicato stampa neppure il luogo, non posso fare a meno di registrare come la presidente dell’assemblea regionale non abbia condiviso né informato di questo suo passo né me, né la segreteria regionale del Pd, tanto meno il presidente Bonaccini con cui ho parlato sabato in serata".

"Per carità si può fare tutto nella vita e in politica - aggiunge -. Compreso, aggiungo, fare spallucce rispetto al fatto che, appena 10 mesi fa il Pd di Rimini si è battuto affinché la Regione riconoscesse le ragioni del nostro territorio con l’elezione di Emma Petitti. Ma se si sceglie la strada della corsa in solitaria, voltando la schiena al partito e al confronto aperto con società e movimenti, mentre ci troviamo in mezzo a un percorso di ricerca di una soluzione unitaria, a partire dai programmi e poi nelle candidature, il Pd non può fare la ola. Raccolgo la disponbilità di Emma Petitti e sul resto, che è poi quello che conta, ci confronteremo con tutti al tempo e nel luogo giusto"

Prosegue: "In mesi, giorni, settimane ore mai viste prima nel nostro Paese, con il record di 39.811 nuovi positivi al covid nella giornata di sabato il Partito Democratico è chiamato a trovare risposte inedite alla difficile realtà che ci circonda. Sanità, protezione dei più deboli, scuola, lavoro, imprese, cultura devono essere, oggi ancora più di ieri, il senso stesso del nostro impegno. Oggi ancora più di ieri, un impegno per la comunità, e non per altro. Dobbiamo restare uniti nel partito per essere uniti nella lotta alla pandemia".

"Per questo, ho chiesto e chiederò a tutti coloro i quali aderiscono alla piattaforma di valori o hanno ruoli amministrativi o di rappresentanza politica nel Partito Democratico di Rimini, uno sforzo ulteriore nella direzione di sostenere e favorire la soluzione alle domande della comunità in ordine alla pandemia e al suo impatto in un contesto peculiare come quello riminese - conclude -. Se il Pd di Rimini deve aprire i suoi circoli e i suoi luoghi ai posti letto, alle persone in difficoltà, alla spesa da fare per gli anziani, a essere sul territorio, tra i lavoratori e tra le imprese in una maniera mai vista prima, dovrà farlo con passione e convinzione".

Vanni Lazzari (Pd comunale): "Sorpreso dalle parole di Sacchetti, io ero stato informato"

"Sono rimasto sorpreso della nota stampa del segretario provinciale Sacchetti - afferma Vanni Lazzari -. Sorpreso per il metodo e per i toni. Sul metodo il segretario provinciale lamenta la mancata informazione da parte di Emma Petitti sulla decisione di candidarsi alla carica di sindaco di Rimini. Sabato come segretario comunale Pd, sono stato informato dalla stessa Petitti sulla decisione di candidarsi alla carica di sindaco di Rimini. La stessa informazione, mi è stato riferito, era prevista per il segretario regionale e provinciale e le altre cariche istituzionali. Da tempo si vocifera sulla stampa di probabili candidature tra cui quella della Petitti, e l’ufficializzazione toglie per lo meno equivoci e fa chiarezza. Vi è anche un aspetto di merito. La competenza per la realizzazione del programma, del confronto con le altre forze politiche e dell’individuazione del candidato a sindaco spetta per statuto all’unione comunale di Rimini".

"Da settimane è in corso nel Partito Democratico comunale un confronto programmatico intenso che vede il coinvolgimento di decine di esponenti iscritti e non iscritti al Pd - conclude -. Venerdì sera in assemblea virtuale eravamo oltre 50 a parlare di ambiente e forestazione urbana. Faccio inoltre notare che da sempre lo statuto del Partito Democratico prevede per l’individuazione della candidatura a sindaco due modalità: attraverso il ricorso alle primarie di coalizione o con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, per la scelta del candidato comune non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente. Proprio per la gravità della situazione sanitaria, economica e sociale è ora di lasciare perdere i riti e le liturgie del passato che non servono a nessuno. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti", ha concluso Lazzari.
 

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