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Sacchetti scrive a Enrico Letta: “Vicinanza e sostegno totale sulla rotta del cambiamento e del rinnovamento"

Il segretario provinciale del Pd riminese: "Rimini è da sempre terra di innovazione, da anni al centro di un processo di rigenerazione con lo sguardo al futuro e siamo pronti a fare la nostra parte al suo fianco nel processo di ritrovata unità”

Una lettera aperta di pieno sostegno e condivisione al neo segretario nazionale Enrico Letta intitolata “Da Rimini per cambiare”. A inviarla, il segretario provinciale del Partito Democratico Filippo Sacchetti all’indomani dell'avvio del percorso di confronto nelle sedi politiche (su zoom in questo particolare periodo), “la direzione è tornata a riunirsi così come faranno i vari Circoli della provincia a partire da lunedì per dar corpo a questa pagina nuova che lo stesso Letta ha ufficialmente aperto con il suo discorso di insediamento”.

“Caro Segretario, vogliamo esprimerti pubblicamente la vicinanza e il sostegno della nostra Federazione nel percorso che hai appena avviato. Lembo estremo di territorio che connette il mare, il sud dell’Emilia-Romagna e il centro Italia, Rimini è prontissima a fare la propria parte nel processo di trasformazione di un Paese che deve affrontare l’emergenza con lo sguardo alto e rivolto al futuro” scrive Sacchetti. “Proprio da questa terra, dalla nostra Romagna un po' anarchica ma tanto accogliente e laboriosa, può nascere il segno di un’Italia nuova e di un PD in grado di rinnovarsi e guidare il rinnovamento. Lo dice la nostra storia recente: qui i cambiamenti auspicati sono già realtà e lo ha reso possibile un Partito Democratico capace di farsi interprete davvero dei bisogni delle persone e di vedere, oltre gli orizzonti, gli obiettivi di una pianificazione strategica. Tutto al di fuori dell’autoreferenzialità e in un contesto di protagonismo sociale e alleanze trasversali vere e radicate in cui il Pd è stato ed è perno del cambiamento.

“Progressisti nei contenuti, riformisti nei metodi, radicali nei comportamenti” è un motto che sentiamo nostro. Perché il riformismo italiano ha radici solide in Emilia Romagna e perché Rimini ha valori forti che negli anni ci hanno sempre permesso di affrontare e spesso anticipare l'innovazione fino a diventare costume nazionale. Grazie al lavoro dei sindaci e delle persone impegnate nelle amministrazioni, a Rimini il centro-sinistra ha costruito infrastrutture economiche e sociali in grado di reagire alla crisi e di farlo in posizione avanzata rispetto alle nuove priorità tracciate dai programmi europei. La rigenerazione urbana, la qualità ambientale, i motori culturali, la capacità di aprirsi a un rapporto pubblico-privato e allo stesso tempo garantire protezione sono da tempo la bussola delle nostre azioni e la nostra priorità, dalla costa all'entroterra. Certo, segretario, anche qui non mancano i problemi. Le tante sfide dell’economia turistica sono messe a durissima prova nel nuovo scenario del Covid, il sistema di reti e servizi, la sanità e il lavoro sono snodi cruciali che dovremmo affrontare con coraggio. E servirà un partito unito per riuscire a proseguire nel cambiamento in atto, un partito che – come ha auspicato anche lei nel suo primo discorso da segretario - deve sapersi aprire di più e svincolarsi da schemi di correntismo individuale. Deve riappropriarsi di una nuova visione collettiva. Non ci servono correnti arroccate, ma dirigenti coraggiosi presenti sul territorio, che ascoltano e propongono. Siamo persone libere disponibili a sostenere un progetto nuovo, con la consapevolezza che i nostri migliori alleati sono i cittadini per cui ci spendiamo quotidianamente e che dovranno giudicarci”.

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