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Il “grande cuore” della città, devoluti 5mila euro all’associazione no profit

“Riccione è una grande famiglia, queste associazioni sono il nostro orgoglio.”

Un assegno da cinquemila euro alla cooperativa Cuore 21. Il grande sforzo dei volontari di Famija Arciunesa, Croce Rossa Italiana (Comitato di Riccione) e dei ragazzi del Centro 21 ha prodotto un enorme risultato: cinquemila euro che serviranno a Cuore 21 per continuare a crescere ancora e a garantire un’immensa opera di solidarietà a favore dei ragazzi con Sindrome di Down ma non solo.

Per oltre due mesi, durante quattro weekend, trenta volontari si sono alternati nel gazebo di viale Ceccarini per cuocere e vendere le castagne. L’incasso è andato ben oltre le aspettative: 6.700 euro che, al netto delle spese (quasi esclusivamente per il costo delle castagne), hanno garantito 5.000 euro da devolvere interamente in beneficenza. Inizialmente parte dell’incasso era stato destinato alla Croce Rossa per l’acquisto dei mezzi ma è stata proprio Croce Rossa a decidere di lasciare tutti i proventi dell’iniziativa benefica all’associazione così duramente colpita dalla tragedia dello scorso 7 ottobre.

La sindaca Angelini: “Riccione è una grande famiglia: queste associazioni sono il nostro orgoglio.”

La sindaca di Riccione Daniela Angelini questa mattina ha accolto le associazioni nella sala di rappresentanza del Comune dove è avvenuta la consegna simbolica dell’assegno a Cuore 21. “Queste associazioni sono il nostro orgoglio - ha detto Angelini -. Riccione è una grande famiglia e il valore della solidarietà da noi è fortemente radicato”. Il presidente di Famija Arciunese Francesco Cesarini ha ringraziato l’amministrazione per avere concesso all’associazione di tornare a svolgere le proprie attività in viale Ceccarini. 

Una grande Famija che cresce 
Cesarini ha poi sottolineato la grande generosità di riccionesi e turisti: “Ogni cono di castagne era in vendita al prezzo di 4 euro ma tantissime persone, residenti ma anche proprietari di seconde case sempre più affezionati a questa città, hanno versato molto di più: chi 5 euro, chi 10, chi addirittura 20 o 50, a testimoniare la grande fiducia di cui godono Famija Arciunesa, Croce Rossa e Cuore 21. Siamo davvero una grande famiglia che cresce”.

Cosa serve alla cooperativa Cuore 21 
La tragedia costata la vita a Massimo Pironi, Romina Bannini, Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi e Alfredo Barbieri ha finito per stravolgere anche l’organizzazione del Centro 21. “Stiamo cercando di riprogrammare tutta la nostra attività in funzione delle forze di cui possiamo disporre - ha spiegato la presidente Cristina Codicè, questa mattina presente alla consegna dell’assegno -. Abbiamo bisogno di spazi ma anche di strumenti. L’associazione sta crescendo molto e necessità di luoghi idonei anche in funzione delle varie patologie da trattare: i servizi che ci vengono richiesti sono davvero tanti. Servono inoltre le attrezzature adeguate per i laboratori chiamanti ‘Mastro Geppetto’. Il tutto naturalmente è finalizzato a integrazione e autonomia”

La tragedia costata la vita a Massimo Pironi, Romina Bannini, Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi e Alfredo Barbieri ha finito per stravolgere anche l’organizzazione del Centro 21. “Stiamo cercando di riprogrammare tutta la nostra attività in funzione delle forze di cui possiamo disporre - ha spiegato la presidente Cristina Codicè, questa mattina presente alla consegna dell’assegno. Abbiamo bisogno di spazi ma anche di strumenti. L’associazione sta crescendo molto e necessità di luoghi idonei anche in funzione delle varie patologie da trattare: i servizi che ci vengono richiesti sono davvero tanti. Servono inoltre le attrezzature adeguate per i laboratori chiamanti ‘Mastro Geppetto’. Il tutto naturalmente è finalizzato a integrazione e autonomia”.

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