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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La food blogger Federica Gif chiude "dolcemente" l'ultima puntata della miniserie culinaria con Orietta Berti

Un vero e proprio dessert dal sapore di Romagna, quello che la food blogger realizzerà in puntata con alcune tra le eccellenze gastronomiche regionali

Adoro la cucina del mondo, ma questi sono i sapori che mi riportano a casa”: così esclama la food blogger Federica Gif che intende "gridare ai telespettatori" la propria devozione per la cucina e le eccellenze enogastronomiche di emiliano-romagnola portando in tavola nella puntata conclusiva della miniserie web “Una Ricetta con Orietta” (mercoledì 5 luglio), il nuovo dessert intitolato: “Dolcemente”.

Una ricetta, il cui nome è anche il titolo di un album del 1968 dell’'Usignolo di Cavriago” (Orietta Berti), a base di frutta fresca del paniere delle Igp regionali, ideale per rinfrescarsi nelle calde giornate estive: Pesca e Nettarina di Romagna IGP, Melone Mantovano IGPCiliegie di Vignola IGP, Anguria Reggiana IGP, Amarene Brusche di Modena IGP, insieme a Pampapato o Pampepato di Ferrara IGP.

Il procedimento è molto semplice, “tanto da poterlo realizzare tutti i giorni”, commenta l’influencer.

Federica mescola, in una ciotola, il Pampepato di Ferrara Igp tagliato a dadinicon qualche cucchiaiata di Amarene Brusche di Modena Igp. Poi versa il composto in un paio di vasetti di vetro, copre con uno strato di colorato “pot-pourri” di frutta, precedentemente preparato da Orietta, e aggiunge crema di yogurt bianco fatto in casa. Scaglie di cioccolato fondente e foglie di menta sono il tocco finale di questo dolce “in vasetto” da gustare al cucchiaio.

Prima del consueto assaggio, Orietta conclude il viaggio gastronomico nelle eccellenze DOP e IGP dell’Emilia-Romagna con un caloroso saluto a tutti i followers della miniserie web, invitandoli a proseguire l’esplorazione della Food Valley d’Italia.

Nelle otto puntate mensili da dicembre 2022 a luglio 2023, Una Ricetta con Orietta” ha visto Orietta Berti e i due istrionici foodblogger Federica Gif ed Emanuele Ferrari, realizzare svariate ricette con le 44 eccellenze DOP e IGP della Food Valley emiliano-romagnola (primato europeo).

Gli ingredienti della ricetta “Dolcemente” 

La Pesca e Nettarina di Romagna IGP - pesca noce dalla buccia liscia e dalla polpa gialla o bianca – è buona da gustare fresca, in succhi, confetture o sciroppata. La produzione si concentra nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Le Pesche e Nettarine di Romagna Igp sono dissetanti, diuretiche e ricche di sostanze importanti sotto il profilo nutrizionale, inoltre il succo è un eccellente tonico per la pelle del viso.

Frutto apprezzato dalla nobiltà fin dal Rinascimento, il Melone Mantovano IGP è stato spesso citato da noti scrittori come Alexandre Dumas (padre), che invitava a “…mangiarlo con pepe e sale, e berci sopra un mezzo bicchiere di Madera, o meglio di Marsala”. Quello col prosciutto è l’abbinamento più comune, in alternativa vanno bene anche salumi tipici locali, come salame, prosciutto cotto, o Bresaola della Valtellina Igp. Questo frutto ha notevoli proprietà nutrizionali: è antiinfiammatorio, previene le malattie cardiache, protegge la salute degli occhi, rallenta l’invecchiamento della pelle grazie al beta-carotene, aiuta la diuresi e la regolarità intestinale, rinforza il sistema immunitario, dato che è ricco di vitamina C, regola il contenuto di zuccheri nel sangue e aiuta a perdere peso, perché ipocalorico.

La zona di produzione del Melone Mantovano Igp si estende in diversi Comuni tra le Province di Modena (Concordia, Mirandola e San Felice sul Panaro), Ferrara (Bondeno, Cento e Sant’Agostino) e Bologna (Crevalcore, Galliera e San Giovanni in Persiceto), oltre alle Province di Mantova e Cremona, in Lombardia.

Inoltre, dall’impollinazione del fiore del Melone, un fiore color giallo acceso, le api ricavano un miele aromatico, delicato e piuttosto raro.

La Ciliegia di Vignola IGP è un frutto dal sapore dolce, ideale per chiudere il pasto. Risulta ottimo ingrediente per svariate ricette, dolci e salate, come la “Ciliegiata”, cotta nel vino e nello zucchero, il “Clafoutis”, classico dolce di origine francese, ma anche marmellate, salse per condire la cacciagione e liquori, come il Kirsch o lo Sherry. Perfetta anche per la preparazione della frutta candita o sotto spirito.
La zona di produzione comprende vari territori in provincia di Modena e di Bologna posti nella fascia altimetrica che va dai 30 fino ai 950 metri s.l.m., nel tratto pedemontano del fiume Panaro.
Proprio Vignola, nel Modenese, celebra a giugno questo frutto nella tradizionale Sagra “Vignola è tempo di ciliegie”, evento ormai consolidato che celebra la “Ciliegia Moretta” per la quale la città è famosa nel mondo e che, assieme ad altre varietà autoctone, ha ottenuto nel 2012 la certificazione IGP dell’Unione Europea.

L’Anguria Reggiana IGP, unica Anguria IGP d’Europa, è caratterizzata da un elevato tenore zuccherino. A conferire al frutto la sua fragranza inconfondibile sono vari fattori che vanno dagli aspetti climatici e ambientali delle terre della Bassa Reggiana, alle pratiche di coltivazione sostenibile, fino ai severi controlli di qualità e al periodo di produzione, che si concentra esclusivamente in estate (giugno-settembre). L’ Anguria Reggiana Igp è prodotta in un’ampia porzione di pianura reggiana, e include i centri di maggiore riconoscibilità storica in cui veniva coltivata tradizionalmente, quali Gualtieri, Novellara, Santa Vittoria, Poviglio e Cadelbosco di Sopra, Rio Saliceto e Cà dé Frati.

Le Amarene Brusche di Modena IGP sono una confettura composta dai frutti di ciliegio acido (Prunus Cerasus). Nel pieno rispetto della ricetta tradizionale, è prodotta utilizzando soltanto zucchero, senza aggiunta di coloranti, conservanti o addensanti. Caratterizzata dal peculiare sapore asprigno, questa confettura può essere gustata al naturale, a fine pasto come dessert, oppure impiegata per la realizzazione di torte e crostate. Inoltre, è molto apprezzata in abbinamento al gelato. Nell’Ottocento Pellegrino Artusi, gastronomo e critico letterario, inserì nel suo ricettario la ricetta della tipica crostata con confettura di amarene acide, che grazie al loro sapore “brusco”, conferiscono a questo dolce una connotazione unica.
La zona di produzione comprende i territori della pianura e della media collina di svariati Comuni in provincia di Modena e di Bologna.

Il Pampapato o Pampepato di Ferrara IGP è un tipico dolce speziato dal colore marrone, caratterizzato da una copertura di cioccolato fondente e da un impasto composto da frutta secca e canditi. L’origine del Pampapato di Ferrara Igp risale al XVI secolo ed è legata alle monache di clausura del Monastero del Corpus Domini di Ferrara. Alla Corte degli Estensi, al termine dei sontuosi banchetti nobiliari, era tradizione servire dolci simili a pani a base di spezie. Le monache, traendo ispirazione da un’antica ricetta del grande cuoco rinascimentale Cristoforo da Messisbugo, crearono un pane speziato a forma di zuccotto, da offrire in dono agli alti prelati durante le festività natalizie. Così il dolce divenne il Pan del Papa, da qui il nome Pampapato e Pampepato. Solo nel 1902 un pasticcere ferrarese pensò di ricoprire il pane speziato con il cioccolato, ingrediente ancora sconosciuto nel ‘500. Da allora il Pampapato è diventato il dolce simbolo di Ferrara.

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