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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La piadina romagnola "prende per la gola" il Gambero Rosso: otto le insegne del Riminese menzionate

Nella nuova Guida Street Food del Gambero Rosso 2024, tra i nomi selezionati e più rappresentativi del "pane di Romagna", troviamo otto indirizzi in provincia di Rimini

"Non c’è amore più sincero dell’amore per il cibo", così recitava George Bernard Shaw. Non c'è verità più indovinata, infatti il cibo costituisce sin dall'antichità il principale mezzo di nutrimento e sostentamento dell'essere umano, ma ancora più ampiamente un "mezzo" di condivisione e un "pretesto" di incontro e socialità. In questa ottica, non c'è alcuna necessità di trascorrere ore a tavola per adempiere a questo "ghiotto e appetitoso" compito; infatti, in Italia il settore gastronomico da ormai qualche anno è stato totalmente travolto (e sconvolto) dal fenomeno culinario sempre più dilagante dello street food (letteramente, cibo da strada). Un "escamotage" attraverso il quale rispondere alle esigenze che la società contemporanea "impone" di consumare pasti semplici e veloci, senza tuttavia dovere necessariamente rinunciare al gusto, mentreci si sposta da un luogo all'altro, per appuntamenti di lavoro o per piacere.

Una tendenza talmente diffusa, tanto da meritare a partire dal 2013 una "mappa nazionale tutta sua" all'interno della rinomata rivista enogastronomica del Gambero Rosso

Guida Street Food del Gambero Rosso

È stata una grande intuizione a segnare la fortuna della Guida Street Food del Gambero Rosso: la prima edizione si è posizionata rapidamente come l’osservatore privilegiato di un fenomeno in larghissima crescita e attraversato da correnti molto diverse nella forma e nel contenuto. Grandi chef che hanno scelto di liberarsi dal peso - soprattutto economico - della gestione di una brigata per abbracciare la libertà di un truck, giovani manager appassionati di cucina che hanno scelto di specializzarsi in cucine sui generis e mercati rionali che stanno tornando in auge rivitalizzati da eccellenze di cucina italiana e internazionale, sempre più contaminata e aperta e street court sempre più apprezzate. Ma anche aree urbane di atenei o grandi uffici che all’ora di pranzo si popolano di apecar e mezzi colorati che portano ravioli cinesi, panini vegani, smash burger o raffinati arancini siciliani a studenti e manager di ogni età ed estrazione, con un nuovo concetto di mensa.

La nuova edizione

Sono questi gli ingredienti che rendono l’edizione 2024 molto più ricca, esattamente come il fenomeno dilagante dello street food: 80 nuove segnalazioni tra attività stanziali e food truck, con 23 pagine di approfondimento dedicate ai mercati storici, alle food court, ai mercati gastronomici di nuova generazione e un’ampia appendice dedicata ai food truck con più di 70 referenze. Per una rappresentazione esaustiva, colorata e gioiosa delle infinite strade - è il caso di dirlo - che il buon cibo e il talento sanno e possono trovare. 

Le "eccellenze street" in provincia di Rimini

Tra le "eccellenze street" presenti nella Regione Emilia-Romagna, l'antico "pane di Romagna" è stato in grado di "prendere per gola" la prestigiosa rivista gastronomica e riconoscendo in otto insegne presenti in provincia di Rimini, l'ambita menzione:

  • Casina del Bosco (v.le A. Beccadelli, 15 - Rimini)
    A due passi dal parco Fellini, un delizioso chiosco stagionale, a gestione familiare, dove fermarsi per gustare una piadina fatta a mano, come si deve, con materie prime selezionate con cura tra produttori locali. Le opzioni sono tante: si va dal cassone con salsiccia, mozzarella e patate a quello vegano con impasto al farro, dalla piadina con porchetta di produzione propria e insalata gentilina a quella di mare, con i sardoncini dell’Adriatico, radicchio e cipollotto. Non mancano insalate, dolci e gelati
     
  • Bar Ilde (via Covignano, 245; Loc. Colle di Covignano - Rimini)
    Il “Baretto della buona piadina” ha un’apertura stagionale ed è qui dal 1958, a deliziare riminesi e turisti con le bontà del cibo di strada locale. La famiglia di Ilde gestisce con grande passione questo chiosco, con una piacevole posizione nel verde, e prepara una piadina ben fatta, proposta in tantissime versioni, dalle “piccantose” alle “porchettose”, dalle “prosciuttose” alle “hamburgerose”. Un esempio? La Mc Ilde, con salsiccia, cipolla stufata, lattuga condita, pomodori e ketchup. Da non perdere i cassoncini alla zucca o con le rosole. Servizio molto cordiale
     
  • Ivo La Piada e gli Oliveti (v.le Ivo Oliveti, 93 - Miramare)
    Sono tante le piadine proposte da questa piacevole insegna stagionale, situata a Miramare, non lontano dalla stazione ferroviaria e dalla spiaggia, un buon approdo per una piadina romagnola di qualità. Tanta cura nella selezione delle materie prime, visibile sia negli impasti che nelle farciture. Tra gli assaggi la Rimini, con sardoncini marinati, rucola e cipollotto fresco, la Andria, con burrata, acciughe e pomodorini confit, e, per gli amanti della carne, la Ivo Burger, con hamburger di manzo e suino romagnolo, senape in grani, mozzarella e cipolla stufata. Ci si accomoda ai piacevoli tavoli esterni oppure si porta via
     
  • Dalla Lella (v.le delle Rimembranze, 74/A;  Loc. Bellariva - Rimini)
    Non sono pochi i frequentatori della Romagna che d’inverno sognano con nostalgia di addentare una piada fatta a dovere. E spesso la tanto anelata piada è quella della Lella, ormai una macchina da guerra con tre sedi nel territorio riminese (le altre sono in via Covignano, 96 e Lella al Mare, in p.le Kennedy, 2, con diversi periodi di chiusura per ferie durante l’inverno). Differenti tipi di impasti proposti in menu, dal classico sfogliato a dovere fino a quello al grano duro Senatore Cappelli. Per le farciture si va sulle accoppiate classiche tra salumi e formaggi (crudo e squacquerone, salame e pecorino di Pienza), oppure si opta per i cassoni e i cassoncini 
     
  • Nud e Crud (v.le Tiberio, 27 - Rimini)
    Portabandiera e apripista di un modo contemporaneo di intendere la piada, l’insegna si trova nel cuore della città, in Borgo San Giuliano. Aziende selezionate a dovere nel reperimento delle materie prime (elencate in menu), fantasia nelle farciture, diverse tipologie di impasti in proposta, una carta
    che comprende anche piatti della cucina, come i cappelletti in brodo o la cotoletta. Per le piade ce n’è per tutti i gusti: PidGreek (pollo, lattuga, pomodoro, cipolla, tzatziki, patate fritte); sardoncini spinati, radicchio verde, insalata e cipollotto; tra le vegetariane la piada all’olio con squacquerone di San Patrignano e rucola. In accompagnamento vini, birre artigianali e distillati
     
  • Pane, vino e baghino (via Dario Campana, 121 - Rimini)
    Il cuore della proposta di questa insegna sono gliù hamburger di qualità, preparati utilizzando materie prime del territorio. Le varianti sulla carne, però, non mancano - dato che c’è una storia familiare di conoscenza del mondo norcino - così pure le piadine, farcite con le accoppiate di salumi e formaggi, con la porchetta di produzione propria, con salsiccia e cipolla. I vegetariani non soffriranno la fame, il menu contempla diverse opzioni, tra panini e insalate. Si mangia sul posto oppure si ordina da asporto o con consegna a domicilio
     
  • Salumarina (via L. Poletti, 6 - Rimini)
    I salumi di mare sono al centro del menu dell’insegna, in varie proposte: in taglieri misti di degustazioni o come farciture delle piadine. Speck di salmone, mortadella di spada e salmone, salsiccia di tonno, porchetta di marlin blu sono alcune delle opzioni da prendere inù considerazione per variare dai tracciati classici. Da assaggiare la piadina all’olio con salsiccia di tonno, marmellata di cipolla e misticanza, o quella con prosciutto cotto di spada, carciofini, lattuga e salsa della casa. Si accompagna con una buona scelta di cocktail. Altra sede a Riccione (in via Virgilio, 28)
     
  • ViaSaffi32 (via A. Saffi, 32 - Santarcangelo di Romagna)
    Entrambe le anime di questa insegna rispecchiano la cura del buono cheù contraddistingue ogni attività della famiglia Maggioli, dall’osteria La Sangiovesa all’azienda agricola Tenuta Saiano. Da un lato, infatti, la bottega dove acquistare gli irresistibili prodotti della casa, tra composte, conserve, vermouth e liquori. Dall’altro, la preparazione di golose focacce e tigelle, ben alveolate le prime e perfettamente fragranti le seconde, entrambe arricchite da ottime farce che valorizzano i salumi della Tenuta e tutto ciò che arriva da fornitori di fiducia. Non mancano squisiti dolci, tra cui il bignè di Santarcangelo con cremapasticcera.

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