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Cronaca Riccione

A Riccione droni e scanner laser per salvaguardare le coste

Partita la campagna di monitoraggio a cura dell'Università di Bologna che eseguirà misure simultanee e campionamenti sul litorale e in mare

Sopra un tratto di mare di Riccione, da oggi, volano droni e navigano piccole imbarcazioni radiocomandate e intanto, sul fondale, una piccola telecamera filma cosa accade. Le tecnologie acquisiranno immagini con laser scanner e con sensori acustici controlleranno lo stato e la qualità del mare. E' infatti partita la campagna di monitoraggio per salvaguardia della costa a cura dell'Università di Bologna. Un team di ingegneri, ecologi, biologi e geologi di tre dipartimenti dell'Alma mater, coordinati dalla docente Renata Archetti, eseguirà misure simultanee e campionamenti sul litorale e in mare nella zona della spiaggia libera. La mini-telecamera, installata su una stazione di monitoraggio già da luglio 2019, darà informazioni sulla posizione della linea di riva in realtime con filmati sulla vita sul fondale del mare e sulle opere di difesa presenti lungo il tratto di costa. Nel frattempo, nei laboratori dell'Università di Bologna, modelli sofisticati e rapidi simuleranno le condizioni del mare, le onde e le correnti, per una stima su eventuali allagamenti e evoluzione della costa. Il tutto con un occhio rivolto ai cambiamenti climatici e a cosa possono causare. Il monitoraggio e la modellazione del mare e della dinamica delle spiagge, infatti, spiega il Comune di Riccione, "sono passi necessari per una corretta e integrata gestione della fascia costiera, tanto importante in Romagna per gli usi turistici ma anche per la difesa dell'entroterra dagli allagamenti".

Riccione è luogo di studio di due progetti di ricerca: Srimare (Strategie Innovative per il Monitoraggio e Analisi del Rischio Erosione; finanziato dal Mattm, e Tao (Tecnologie per il monitoraggio costiero), finanziato dal Por-Fesr 2014-2020. Queste ricerche mirano a sperimentare tecniche nuove, meno convenzionali e a basso costo rispetto a quelle tradizionali, per il monitoraggio e la gestione della fascia costiera. "Siamo molto contenti di poter collaborare con l'Università di Bologna in questi progetti all'avanguardia- commenta il sindaco Renata Tosi- L'ambiente, il mare, la costa sono priorita' da anni per l'amministrazione di Riccione saremo costantemente impegnati per tutelare le nostre ricchezze naturali". Il progetto WMesh, aggiunge l'assessore al Demanio, Andrea Dionigi Palazzi, "ha un importante obiettivo quello cioe' garantire il mantenimento delle opere di difesa della costa, contrastando l'azione erosiva del mare, e proseguire l'azione di ripopolamento della fauna marina e la tutela dell'ambiente in generale. Sono convinto che solo salvaguardando il mare e il litorale, mantenendo intatto l'orizzonte della nostra costa, si possa garantire un futuro per Riccione e i suoi cittadini".

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