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Cronaca

A Rimini potenziato il progetto di prima accoglienza per i senza dimora

Grazie a 15mila euro di fondi recuperati da residui di bilancio da parte del Comune, garantiti 20 posti letto in più. La Comunità Papa Giovanni XXIII e Madonna della Carità si sono rese disponibili ad ampliare gli interventi

Venti posti di prima accoglienza in più per garantire un riparo durante l’inverno a chi è costretto a vivere per strada. La giunta comunale ha approvato il progetto di potenziamento di accoglienza invernale di senza fissa dimora, mettendo a disposizione il contributo necessario a garantire altri venti posti per altrettante persone attualmente in difficoltà. Purtroppo sono sempre di più le persone che, a causa della crisi internazionale e delle difficoltà economiche del nostro Paese, sono costrette a vivere per stradasottolinea il vicesindaco Gloria Lisi.Una situazione che diventa ancora più pesante nel periodo invernale, quando le temperature diventano rigide e trovare un riparo diventa più difficile. Sul nostro territorio sono attivi già da anni due centri di prima accoglienza, gestiti dall’Associazione Madonna della Carità e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, che danno un’importante risposta a questa emergenza. Si tratta di un grande lavoro a fronte però di una richiesta sempre in aumento: sono infatti duecento i senza fissa dimora presenti a Rimini e i due centri al momento non hanno a disposizione abbastanza posti disponibili per accoglierli tutti. Per questo motivo utilizzando 15mila euro di fondi recuperati da residui di bilancio, abbiamo deciso di potenziare il progetto di accoglienza, consentendo ai centri di poter ospitare per il periodo invernale anche le circa venti persone che adesso resterebbero escluse”.

Le due associazioni, Comunità Papa Giovanni XXIII e Madonna della Carità, si sono rese disponibili ad ampliare gli interventi, attivando dunque da metà dicembre e fino al 31 marzo 2014 ulteriori venti posti di prima accoglienza in aggiunta a quelli attuali. Oltre all’accoglienza notturna (con ingresso nelle strutture alle 20 e uscita alle 8 circa), le associazioni forniranno pasti caldi presso le mense presenti sul territorio, ovvero la mensa Caritas e la mensa Opera Sant’Antonio per i poveri.

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