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Cronaca

Accoltellamento a Marina Centro, l'autore dei fendenti patteggia la pena per tentato omicidio

All'alba dello scorso 26 agosto aveva trasformato in un Far West la zona mare di Rimini aggredendo un 38enne durante un violento litigio

Grida, calci e pugni, ma anche un guinzaglio di metallo usato come frusta. E poi un coltello, i fendenti arrivati all'addome e alle braccia. Infine la fuga, la richiesta di aiuto del ferito e l'arrivo di ambulanza e carabinieri. Un vero e proprio Far West quello avvenuto all'alba del 26 agosto 2022 nel cuore della Rimini balneare dove, tra gli hotel che preparavano la colazione per i clienti, un 38enne era stato aggredito e ferito gravemente da un 30enne albanese. Quest'ultimo, arrestato all'epoca dai carabinieri per tentato omicidio, nella giornata di mercoledì col suo avvocato Umberto De Gregorio per quei fatti ha patteggiato 3 anni e 10 mesi. Come ricostruito in quella occasione tutto era iniziato poco prima delle 6 in viale Alfieri davanti all'hotel Jana dove alcuni giovani tra cui il 38enne rimasto seriamente ferito aveva iniziato l'alterco. L'avversario avrebbe prima iniziato a picchiare il ragazzo per poi aggredirlo con un guinzaglio per cani e, in fine, estrarre un coltello scagliandogli diversi fendenti che lo avevano raggiunto alle braccia e all'addome dove solo per pochi millimetri non aveva raggiunto il fegato. Il ferito, insieme a un amico, era riuscito a trascinarsi su viale regina Elena e dopo alcuni metri si era accasciato davanti all'hotel Quisisana.

Accoltellamento all'alba

Era stato il compagno a precipitarsi nella hall della struttura ricettiva per chiedere aiuto facendo scattare l'allarme che aveva fatto arrivare sul posto l'ambulanza e i carabinieri. Il 38enne era stato portato d'urgenza in ospedale,  mentre i militari dell'Arma erano partiti alla caccia dell'autore delle coltellate anche lui rimasto ferito nella colluttazione. I carabinieri aveva fermato un cittadino 30enne, residente a Rimini, sospettato dell'accoltellamento. Nelle fasi più concitate della lite, quelle in viale Alfieri, a farne le spese era stata anche l'auto di un residente parcheggiata sotto casa. L'autore dei fendenti, infatti, in un primo momento avrebbe picchiato il 38enne con un guinzaglio per cani con la catena che è andata a sfondare il lunotto posteriore dell'utilitaria e il baule che è rimasto imbrattato dal sangue del ferito.

All'origine ci sarebbe stata la richiesta del 30enne, reduce da una nottata di lavoro, rivolta a tre clienti di un locale vicino affinché abbassassero i toni, visto anche l'orario di primo mattino. Alle sue parole sarebbe però arrivata una risposta piccata che avrebbe innescato le polveri dando il via all'aggressione. L'accoltellatore era stato poi individuato ed arrestato dai carabinieri mentre, a sua volta, si era recato in ospedale per farsi medicare le ferite riportate nello scontro.

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