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Cronaca

Al Meeting la mostra IOR "Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di oncologia, storia di persone"

Si ripercorre la storia dell’oncologia e dello IOR, dal suo inizio 40 anni fa fino alla fondazione dell’IRST e alle nuove sfide rappresentate dai nuovi bisogni dei pazienti oggi

Proseguono gli eventi di celebrazione per il quarantesimo anniversario dell’Istituto Oncologico Romagnolo su tutto il territorio. Lo IOR avrà quest’anno uno stand dedicato alla Fiera di Rimini in occasione del “Meeting per l’amicizia tra i popoli”, evento la cui storia segna una sorta di parallelismo con quello dell’organizzazione no-profit. Sebbene nato un anno dopo alla fondazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo, datata 1979, anche questa settimana di incontri che eleva Rimini a capitale della cultura internazionale è giunta infatti alla sua 40° edizione. Come ogni anno è prevista la presenza di migliaia di persone e degli esponenti più significativi del mondo istituzionale, sociale e intellettuale del panorama italiano e non solo: motivo per cui l’esposizione dello IOR, oltre che dare prestigio all’attività dei suoi tanti volontari, rappresenta un’occasione di grande visibilità e di riaffermazione del legame col territorio in cui opera.

Tuttavia l’Istituto Oncologico Romagnolo non voleva essere semplice fruitore di un palcoscenico tanto popolare ed autorevole ma ci teneva a contribuire come valore aggiunto, con le proprie peculiarità, ad un programma già ricco di esposizioni e spettacoli. In questo senso è nata la mostra “Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di oncologia, storia di persone”, che ripercorre la storia dell’oncologia e dello IOR, dal suo inizio 40 anni fa fino alla fondazione dell’IRST e alle nuove sfide rappresentate dai nuovi bisogni dei pazienti oggi. Ai pannelli che ripercorrono questa “storia parallela” si affiancano una serie di opere dell’artista cesenate Massimo Pulini, i cui visi ben rappresentano in modo simbolico il dramma della malattia; una approfondita intervista al prof. Dino Amadori sulla sua storia personale di medico e fondatore dello IOR e sugli sviluppi futuri della lotta contro il cancro; infine, una particolarissima realizzazione video sullo sviluppo della conoscenza e della cura del cancro. Proprio il prof. Amadori spiega: «Il filmato propone un’interessante rassegna storica di quella che è stata l’evoluzione della conoscenza dei tumori, raffrontandola con alcune pietre miliari della storia dell’uomo avvenute contestualmente alle nuove scoperte. Insieme vedremo come le prime manifestazioni documentali del cancro risalgano a 3.000 anni prima di Cristo: se pensiamo che da allora ai primi anni ’50 del secolo scorso non si era registrato alcun progresso nella conoscenza del tumore e della possibile cura possiamo notare come negli ultimi 70 anni si siano fatti al contrario grandissimi passi avanti. Si tratta quindi di un’ottima prospettiva perché il cancro, in questo secolo, possa subire veramente un attacco per lui letale. Ritengo quindi si tratti di una mostra sicuramente stimolante per chiunque la visiterà, che si muoverà su binari storici, culturali e artistici: ci tengo a ringraziare personalmente Banca Malatestiana, Maggioli Spa e Amitek Srl, amici che hanno creduto nel progetto ed hanno reso possibile la realizzazione di questo evento».

"Molti potrebbero pensare che la compenetrazione tra arte e scienza sia difficile da realizzare – afferma l’artista Massimo Pulini – invece ritengo che le opere che vedremo esposte ben si sposano con lo spirito della mostra. Esse ritraggono sguardi persi nel vuoto, volti sovrappensiero: l’interpretazione del dipinto è lasciata al visitatore, tuttavia chiaramente il contesto dove verrà rappresentato contribuisce a dare il senso di smarrimento, la preoccupazione verso il futuro, l’angoscia che solo una diagnosi di tumore può suscitare in ognuno di noi. Anche la tecnica utilizzata è poi ispirata alla scienza, più precisamente alla termografia, tecnologia che indaga le differenti temperature di un corpo o di un oggetto restituendone un’immagine che traduce il colore entro una scala cromatica che va dal rosso acceso all’azzurro. Sono affascinato da alcune scoperte scientifiche che permettono di sondare l’interno del corpo umano e in qualche misura di entrare anche dentro la storia, inaugurando visioni nuove della nostra natura. La radiografia è un altro illuminante esempio di ciò, ed è forse ancora più potente perché viene utilizzata anche nel restauro di opere d’arte per svelare se il pittore avesse in origine pensato ad un’altra idea, poi sommersa dalle fasi di realizzazione successiva. Insomma, proveremo ad accompagnare il visitatore attraverso l’arte all’interno del corpo e della psiche umana: spero che questo viaggio possa essere compreso ed apprezzato da chi verrà a vedere l’esposizione".

“Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di oncologia, storia di persone” seguirà gli orari del “Meeting per l’amicizia tra i popoli” e sarà visitabile in ogni momento presso la Fiera di Rimini nella settimana che va da domenica 18 a sabato 24 agosto. Tuttavia è previsto un momento particolare di incontro per martedì 20 agosto: alle ore 19 si terrà il vernissage di apertura dell’esposizione, nel corso del quale il prof. Dino Amadori in persona, assieme al pittore Massimo Pulini, presenterà l’evoluzione e il significato della mostra a stampa, addetti ai lavori, istituzioni e a chiunque voglia partecipare. L’appuntamento segue un’altra importante conferenza a tema socio-sanitario che si terrà lo stesso giorno, martedì 20, dalle ore 17 presso l’Arena Meeting Salute C3, dal titolo “Sanità: la sfida della ricerca come motore di sviluppo”: anche in questo caso il Presidente IOR figura tra i relatori insieme a Gianluca Ansalone, Head of Public Affairs di Novartis; Renato Balduzzi, Presidente IRST; e Andrea Lenzi, Presidente del Comitato di Biosicurezza e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché Presidente Health City Institute.

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