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Cronaca

Asili nido "esauriti", la vicesindaca: "Subito un incontro con le mamme, c'è un gap da recuperare"

Chiara Bellini: "L’incremento che stiamo offrendo è frutto di un lavoro quotidiano intenso e di investimenti, ma sappiamo che questo, nella sua completezza, richiede lunghi periodi attuativi"

Dopo la petizione online avanzata da alcune mamme, e che in poche ore ha superato le 400 firme, sulla carenza di posti negli asili nido cittadini interviene la vicesindaca e assessora all'istruzione Chiara Bellini. La vicesindaca informa di essere già al lavoro anche per organizzare un incontro e aprire il dialogo che le mamme che hanno redatto il documento. Con l'occasione l'amministrazione spiega alcune azioni che si stanno mettendo in campo, per cercare di migliorare il quadro complessivo. "Trovo molto interessante l'appello circa la richiesta di incrementare i posti nido perché ci consente di ampliare una discussione che non può e non deve rimanere confinata al solo piano amministrativo", spiega la vicesindaca.

"Agevolare l’accessibilità e aumentare la copertura di posti nei servizi per l’infanzia e, nello specifico, dei nidi, è stato il primo impegno con cui, non solo simbolicamente, questa amministrazione ha voluto inaugurare il proprio mandato, a partire dalla misura dei nidi gratuiti. Provvedimenti che hanno avuto, come prima conseguenza, non solo l’aumento della domanda, ma dunque un rinnovato interesse intorno al valore e l’importanza dei servizi educativi nella nostra città".

"Per questo accolgo con interesse e spirito costruttivo la petizione online lanciata da un gruppo di mamme riminesi per chiedere un ulteriore sforzo per aumentare i posti nei nidi della città. Vista l’importanza del tema, e credendo nel confronto come metodo di lavoro, abbiamo già fissato un incontro con una loro rappresentanza nella sede dell’Assessorato, per approfondire le tematiche oggetto della petizione. Alcune di queste posso già anticiparle e socializzarle, così da rendere più aperto e partecipato il confronto".

Gratuità e leva economica

Sono 600 le famiglie riminesi che hanno già beneficiato della gratuità e della riduzione delle rette per la frequenza dei nidi. La misura, oramai nota con la riduzione sintetica di “Nidi gratis”, si articola più globalmente come una riduzione importante delle rette del sistema locale pubblico – privato (ovvero, sia dei nidi pubblici che dei privati convenzionati)  col doppio effetto di abbattere i costi per le famiglie - in un momento storico particolarmente critico, fra inflazione ed effetti post pandemici – ed aumentare l’offerta sia nel pubblico che nei nidi privati.

Questi i risultati: in termini assoluti le famiglie riminesi interessate dalla politica sono state più di 600. Nei nidi a titolarità pubblica le famiglie che hanno usufruito della gratuità sono state il 75% degli iscritti. Nei nidi privati circa il 50% delle famiglie ha usufruito degli abbattimenti tariffari finanziati con i fondi comunali (che, insieme al bonus Inps, hanno inciso in maniera significativa sulla riduzione dell’impatto economico a carico delle famiglie).

Aumenta l’offerta

Il dato di partenza dell’anno educativo 2022 era di una copertura rispetto alla popolazione 3-36 mesi  del 28,8% (ma non dimentichiamo che il dato storico di partenza era addirittura dell’11,9%, nel 2002) a fronte di un obiettivo europeo-nazionale di una copertura del 33% da raggiungere entro il 2027.  In corso d’anno sono stati attivati i seguenti posti aggiuntivi: 8 posti pubblici di lattanti (sezione reinserita dall’Amministrazione, rimodulando scelte passate, proprio per accogliere la nuova tipologia di domanda); 14 posti pubblici in convenzione utilizzando risorse del Fondo Sociale Europeo. Circa 40 posti in più sostenuti nei nidi privati come impatto indiretto della politica di abbattimento delle tariffe per effetto dell’espansione della ricettività massima, mediante l’istituto dell’overbooking previsto dalla legge regionale che consente di incrementare il numero dei posti fino ad un massimo del 15% dei parametri. Inoltre negli ultimi 12 mesi il privato ha ricominciato a investire sui nidi, già autorizzati nuovi 40 posti, e altri 21 sono in dirittura di arrivo; diversi  sono i contatti e le richieste di consulenza da parte di operatori privati con gli uffici comunali per l’attivazione di nuovi posti nido".

Cresce il bilancio dedicato ai nidi

In termini finanziari l’investimento del Comune nei nidi nell’ultimo anno è aumentato di più di 1 milione di euro. Risorse che aumentano l’importanza dei servizi educativi nel bilancio pubblico comunale. Oltre a questi, per promuovere le misure di abbattimento, sono stati intercettati altri 110 mila euro fra fondi statali ed europei per ampliare l’offerta di posti, per un incremento complessivo dell’investimento pubblico nel 2023 rispetto al 2022 di oltre 1 e 200 mila euro.

Fondi Pnrr

A questi vanno aggiunti gli oltre 7 milioni di finanziamento sul PNRR, grazie alla bontà dei progetti (redatti dai nostri uffici) dedicatati alla costruzione di tre nuovi poli educativi, in altrettante zone della città: sono “Il Pollicino” al Parco Pertini a Marebello, il nuovo nido “Girotondo” che sarà realizzato in via Codazzi (negli spazi della ex scuola Montessori) e la ricostruzione dell'asilo nido Peter Pan a Viserba. Fase già operativa con l’assegnazione dei lavori e l’avvio previsto dei cantieri.

"A conclusione di questo quadro, desidero sottolineare come i nidi siano servizi complessi da organizzare, con standard elevati di normativa e requisiti, che necessitano di condizioni strutturali ed organizzativi molto stringenti. L’incremento che stiamo offrendo è frutto di un lavoro quotidiano intenso e di investimenti, ma sappiamo che questo, nella sua completezza, richiede lunghi periodi attuativi - dice in conclusione la vicesindaca -. Nonostante negli ultimi anni si siano registrati crescenti tassi di denatalità, la domanda di nidi è in costante aumento e, dopo la Pandemia la domanda è esplosa. A Rimini la domanda è aumentata, come abbiamo visto, sia grazie agli effetti degli abbattimenti e dei sostegni economici, sia come conseguenza dell’incremento dell’occupazione che nel 2023 ha registrato un picco storico. Sono scenari inediti che accomunano tutti i territori nazionali e su cui siamo al lavoro. Siamo consapevoli sia di essere sulla buona strada, sia delle criticità del sistema che accomuna tutto il contesto nazionale. Nel farlo, lo rivendico come scelta precisa dell’Amministrazione comunale, abbiamo scelto di sostenere di più che ha più bisogno, incrementando le risorse per l’inclusione e per le persone più in difficoltà.  Rimini sta recuperando negli ultimi anni un gap storico, sia grazie a quanto detto sopra, sia grazie all’ascolto delle esigenze del territorio. L’incontro nei prossimi giorni con una delegazione di mamme promotrici della raccolta firme si inserisce, coerentemente, in questo percorso già tracciato".

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