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Cronaca

L'assistente “Rimini Chatbot” scelto fra i servizi digitali più innovativi da un progetto europeo

In un incontro nella sede del Laboratorio Aperto Rimini Tiberio si parlerà dell’assistente digitale e di come le tecnologie dell'informazione cambiano le relazioni e i servizi al cittadino

Crescono le esperienze di progettazione urbana e innovazione digitale a misura di cittadino censite dal progetto europeo che si avvale del contributo della Regione Emilia-Romagna e inserite nella lista dei progetti virtuosi segnalati da "UserCentriCities" nell’ambito di un consorzio composto da 9 partner che ha l’obiettivo di condividere saperi, esperienze e metodologie che permettano di arrivare alla progettazione servizi digitali sempre più a misura di cittadini. L’ultima new entry in ordine di tempo è proprio il progetto Rimini Chatbot, promosso dal Comune di Rimini e grazie al quale, a partire dallo scorso ottobre, i cittadini possono contare sulla disponibilità di un assistente digitale via chat, attivo 7 giorni su sette, h24, per il reperimento di informazioni sui servizi pubblici erogati sul portale istituzionale dell’ente. L’assistente, basato su tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, è progettato per rispondere a domande e richieste indirizzando i cittadini verso la risoluzione dei propri bisogni.

Attraverso una finestra di chat, sul sito www.comune.rimini.it mobile responsive è possibile conversare con l’assistente digitale sottoponendogli domande e richieste, ottenendo informazioni, assistenza e supporto. L’assistente digitale è stato progettato seguendo i principi del design conversazionale per garantire al cittadino un’esperienza di interazione il più possibile naturale e intuitiva grazie all’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale e di algoritmi di interpretazione del linguaggio naturale (Nlp) e approfondimento profondo (Deep Learning). In questo modo è possibile interpretare in maniera precisa le richieste dei cittadini e rispondere a un numero sempre maggiore di quesiti degli utenti.

Gli ambiti tematici spaziano dalle informazioni sulla scuola a quelle sugli alloggi, dai molteplici servizi anagrafici alle informazioni sui tributi o sui parcheggi comunali: una sorta di Ufficio Relazioni con Pubblico robotico e a fruizione libera (non richiede nessuna forma di autenticazione) con l’obiettivo di favorire una progressiva riduzione delle richieste di informazioni agli sportelli fisici o attraverso il canale telefonico, valorizzando le possibilità offerte dagli strumenti digitali.

Il progetto Rimini Chatbot va ad aggiungersi alle altre esperienze emiliano-romagnole già censite e segnalate dalla repository, accessibile sul sito del progetto UserCentriCitries (User-Centric Services Repository | UserCentriCities). Concepita come uno strumento aperto, con il contributo dei vari stakeholder coinvolti nelle attività di progetto, la lista potrà essere ulteriormente implementata con il contributo di amministrazioni metropolitane, locali e regionali. Gli enti interessati possono segnalare ulteriori progetti da inserire. Per farlo, possono consultare le informazioni di riferimento sulla pagina online della repository e quindi formulare la propria candidatura compilando un apposito modulo. Tutti i progetti inseriti concorreranno anche agli UserCentriCities Awards, premi che saranno assegnati d’ora in avanti, su iniziativa dei promotori del progetto, con cadenza annuale.

Del progetto Rimini Chatbot si parlerà il prossimo 13 aprile nell’ambito del convegno “Come le tecnologie dell'informazione cambiano le relazioni e i servizi al cittadino” che si terrà a partire dalle ore 10 nella sede del Laboratorio Aperto Rimini Tiberio.

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