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Cronaca

Il Bagnino d'Italia: "Ottobre pazzesco, ho gli ombrelloni prenotati. I dati estivi? Un miracolo dopo l'alluvione"

Intervista al Bagnino d'Italia Gabriele Pagliarani: "Un ottobre eccezionale, siamo nel pieno di una rivoluzione climatica. L'ammanco estivo? Ricordiamoci come siamo partiti"

“E’ un mese di ottobre eccezionale e inusuale”. Parola del Bagnino d’Italia. Al secolo Gabriele Pagliarani. Che nelle giornate del 7-8 ottobre si ritrova con turisti che nuotano in mare, ristorante del bagno Tiki tutto esaurito e gente che arriva per prenotare ombrelloni. Le previsioni danno giornate con la temperatura massima al sole che sfiora i 28 gradi. “Non ci sono spiegazioni, se non che siano nel pieno di un cambiamento climatico e dobbiamo iniziare a fare riflessioni sul tema”.

Bagnino da 36 anni, Gabriele Pagliarani mai visto un mese di ottobre del genere?

“Ho iniziato a fare il bagnino nel 1987, sono 36 stagioni, e a fine Anni 80 ricordo come al 20 settembre era tutto finito. Oggi sono in spiaggia, è quasi metà ottobre, e registriamo risultati egregi. Siamo nel pieno di un cambiamento climatico e dovremo abituarci. Già due anni fa c’era stato un ottobre molto buono con belle giornate, ma quest’anno oltre al clima ci sono le persone che arrivano a chiederci sdrai e ombrelloni come non si era mai visto prima”.

Bisogna entrare nell’ottica che la stagione si sta allungando?

“Sul destagionalizzare la spiaggia io ci ho sempre creduto, a prescindere dal clima, da diversi anni al Tiki potete trovare una decina di ombrelloni anche a Capodanno. Ci ho sempre creduto, dando dei servizi per la mia città, perché credo in una Riviera che non chiude mai. Ma vorrei fare un plauso a tutti i miei colleghi: oggi circa la metà degli stabilimenti ha smontato come è giusto che sia il grosso, ma al contempo garantiscono il servizio. Se si vuole ancora un ombrellone e un lettino c’è grande disponibilità. Credo sia un bel segnale”.

Oltre a prendere la tintarella, c’è chi ancora si fa una nuotata in mare?

“E’ pieno, e per i turisti stranieri è un vero e proprio richiamo. Siamo a ottobre e le presenze dall’estero, in un mese nel passato più fiacco, sono molto buone: soprattutto da est Europa, Polonia, Ungheria e Slovenia”.

I dati Istat dicono luglio meglio di agosto in termini di arrivi. L’estate nel complesso non è andata a gonfie vele ma ha retto, un suo bilancio?

“Non sarà andata a gonfie vele, ma io rispondo che per come si erano messe le cose chiudere con questo lieve ammanco è stato un autentico miracolo. A maggio io non avrei scommesso un centesimo su questi numeri. Bisogna ricordarsi da dove si è partiti: il sistema Rimini, gli addetti del comparto turistico, i bagnini, gli albergatori, i ristoratori si sono rimboccati tutti le maniche e hanno risollevato una situazione che non era semplice. Fino al 20 giugno è stato un disastro e ci siamo rimessi in carreggiata, non dobbiamo avere la memoria corta: il disastro dell’alluvione ci ha fatto vivere una rivoluzione mediatica che è stata un fardello. L’abbiamo superata”.

Ma perché agosto fa così fatica?

“Su Rimini città non mi sono accorto di questo ammanco e in effetti i numeri qui non sono stati così diversi dallo scorso anno. E’ però vero che parlando con dei colleghi della Riviera c’è chi ha confidato che non è riuscito a riempire tutto nemmeno ad agosto. Ma appunto ricordiamoci come siamo partiti. E come ora stiamo probabilmente recuperando a livello economico il mese di maggio: per fare un esempio pratico, io ieri avevo il ristorante tutto prenotato già da giovedì. Mi aspetto i soliti commenti, che diranno non siamo mai sazi: lo facciamo per dare lavoro alle persone e dare dei servizi alla nostra città”.

Anche quest’anno il Bagnino d’Italia andrà a promuovere in inverno la Riviera?

“Quella del Bagnino d’Italia è stata una goliardia tutta romagnola, ma sta dando dei frutti. E si farò un lungo tour per far conoscere la nostra città e la nostra spiaggia: andrò sulle piste da sci, ma quest’anno voglio andare a far conoscere il nostro territorio anche in Calabria, Sardegna e Sicilia. Parecchi stabilimenti balneari mi chiamano per fare due chiacchiere, è una formula pubblicitaria gratuita a livello mediatico”.

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