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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

La battaglia del "poker" riccionese per abolire la Notte Rosa. "In due settimane raccolte 500 firme"

L'invito dei promotori di Riccione: "Ci auguriamo che come a Riccione anche negli altri Comuni della Riviera partano simili iniziative per far sentire la voce di cittadini e categorie"

In tre settimane sono state raccolte le prime 500 firme. Si tratta di coloro che hanno accettato di firmare la petizione che invita di “Abolire la Notte rosa” per sostituirla “con un altro evento di maggiore qualità”. L’iniziativa era partita per volontà dei riccionesi Luigi Santi, Gianluca Vannucci, Mauro Villa e Valentina Villa. Nella giornata di lunedì (7 agosto) il poker promotore è stato ricevuto in Comune a Riccione dalla Commissaria prefettizia Rita Stentella con l’intento di presentare le prime 500 firme raccolte.

“Oltre ad aver recepito il suo invito ad abbassare i toni e confermare la nostra disponibilità a collaborare anche con le altre forze politiche - scrivono i promotori -, abbiamo chiesto alla dottoressa Stentella di ascoltare non solo noi proponenti di questa raccolta firme, ma soprattutto chi ha il polso della città, ossia gli operatori turistici, i cittadini di Riccione e anche i numerosi possessori di seconde case che ricordiamo sostengono in modo importante l’economia riccionese e che evitano appositamente in quel weekend Riccione durante lo svolgimento della Notte Rosa”.

La petizione nata mediante la piattaforma “Change” a metà luglio, circoscritta al solo Comune di Riccione e rivolta a chi abita o lavora nel territorio riccionese o è turista, ha ottenuto un considerevole risultato in soli 15 giorni, essendo nel pieno della stagione turistica e questo strumento richiede più passaggi per chi non ha confidenza con la tecnologia. E’ partita anche la raccolta firme cartacea, sicuramente più semplice e immediata che si affiancherà a quella su Change.org.

“Ci auguriamo che come a Riccione anche negli altri Comuni della Riviera partano simili iniziative per far sentire la voce di cittadini e categorie – proseguono i promotori -. Ribadiamo che questa non è una battaglia politica ma una richiesta di ascolto che nasce dal basso, da chi è esasperato e rivolto a chi non comprende come si possa proseguire questo accanimento sulla Notte Rosa che è ormai diventato un evento che sta vivendo negli ultimi anni la sua fase crepuscolare”.

“Un nuovo evento e un nuovo format si può creare tutti insieme subito a partire da settembre – aggiungono i promotori -, per poter comunicare tempestivamente questa grande novità che abbraccerebbe tutta la Riviera. Non vorremmo inoltre che il mantenimento del nome e del format avvenga solo per far guadagnare qualcuno che detiene i diritti sul marchio, sul nome e sullo sfruttamento pubblicitario di esso. Non è ormai più accettabile che l’interesse di un singolo condizioni una intera comunità. Serve una svolta, un cambiamento radicale altrimenti il prossimo anno ci ritroveremo ad affrontare le stesse difficoltà e gli stessi problemi”.

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