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Cronaca

Battista Semprini, per il suo ritrovamento fondamentali i cani da ricerca

L'utilizzo delle unità cinofile sono state di fondamentale importanza nel ritrovamento di Battista Semprini, l'anziano di 88 anni scomparso nel pomeriggio di giovedì dalla sua abitazione e per il quale era stato diramato l'allarme le ore successive.

L’utilizzo delle unità cinofile sono state di fondamentale importanza nel ritrovamento di Battista Semprini, l’anziano di 88 anni scomparso nel pomeriggio di giovedì dalla sua abitazione e per il quale era stato diramato l’allarme le ore successive. Nel tardo pomeriggio di venerdì Prefettura e autorità, ricevuta la notizia della scomparsa dalla famiglia, hanno allertato il Coordinamento della Protezione Civile di Rimini che ha tempestivamente provveduto a formare una squadra di ricerca allertando anche l’Unità Cinofila da Soccorso Romagna (UCS) la quale, in qualità di responsabile per le emergenze cinofile ha, a sua volta, ritenuto opportuno coinvolgere anche la squadra cinofila delle Aquile. 

TUTTO E’ PARTITO DA UN INDUMENTO - Dopo un primo briefing presso la Caserma dei Carabinieri di Viserba, i quali hanno fornito tutte le informazioni utili relative al ricercato, la squadra composta da volontari della protezione civile e dalle unità cinofile, si è recata presso l’abitazione dell’anziano. E’ stata delimitaat la zona di ricerca utilizzando in primis un cane da “mantrailing”. Tale disciplina permette di individuare e  seguire il percorso effettuato da una persona  grazie ad un indumento dello scomparso che viene fatto annusare al cane. Nel caso specifico, il prezioso quattrozampe ha permesso di circoscrivere la zona di azione individuando in un campo di girasoli la zona da sondare.

Le ricerche di Battista Semprini

CANI PROTAGONISTI - Successivamente sono stati attivati i cani da scovo che hanno iniziato a bonificare la zona. Tuttavia, la zona particolarmente impervia ha reso difficoltoso il lavoro dei cani che, comunque, sono stati in grado di escludere alcune aree e di restringere il campo di ricerca. Il campo che, successivamente è stato sondato anche dai volontari a piedi che hanno ritrovato l’uomo in buone condizioni di salute nel campo di girasoli. Una volta trovato, poi, si è proceduto con il creare un varco affinché gli operatori del 118 potessero prelevare l’uomo e fornirgli l’assistenza sanitaria.

UN OTTIMO LAVORO DI SQUADRA - Il successo del ritrovamento è imputabile all’ottimo lavoro di squadra che è stato effettuato da tutti i volontari e dal fatto che si siano  impiegati sia un cane da mantrailing sia i  cani da scovo: la differenza principale tra un cane di ricerca Mantrailer e una cane da ricerca a scovo in superficie sta nel fatto che il primo riesce a separare i vari odori umani e seguirne uno distinto, il secondo cerca invece qualsiasi odore umano. Nel caso della scomparsa dell’anziano 88enne i cani utilizzati hanno saputo compensare ottimamente le loro competenze specialistiche contribuendo a far sì che i volontari a piedi riuscissero ad individuare il disperso. 

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