rotate-mobile
Cronaca

Biagini: "Sulle concessioni balneari il Consiglio di Stato ribadisce l’illegittimità della proroga al 2024"

Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero: "Attenzione comuni costieri ad allungare il brodo oltre il 31 dicembre 2023"

Il Consiglio di Stato ribadisce l’illegittimità della proroga al 31 dicembre 2024 della scadenza dell’efficacia delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo prevista dal “Milleproroghe Meloni”. A illustrare la situazione è Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero. "La sesta sezione del Consiglio di Stato con una pronuncia pubblicata il 28 agosto ribadisce il dovere da parte di tutti gli organi dello Stato (giudici e pubbliche amministrazioni), di disapplicare le proroghe generalizzate legislativamente previste per le scadenze delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo. In particolare conferma la “bocciatura” della proroga al 31 dicembre 2024".

La questione aveva a oggetto il ricorso di un concessionario demaniale del Comune di Lecce che censurava, tra gli altri, “il diniego di rilascio di alcuni edilizi, quale rinnovo dei precedenti titoli, e il conseguente ordine di demolizione del suo stabilimento balneare disposto dalla pubblica amministrazione”,  in quanto egli riteneva sussistere il parallelismo tra la durata della concessione e la durata dell’efficacia dei permessi di costruire che assentivano la realizzazione di alcuni manufatti sul demanio marittimo. Il Consiglio di Stato, respingendo l’appello proposto dal ricorrente nei confronti della sentenza del Tar Lecce che lo vedeva soccombente, riprendeva sinteticamente le ormai consolidate argomentazioni giurisprudenziali ostative alla previsione da parte del legislatore nazionale delle proroghe generalizzate alla scadenza delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo in quanto contrarie al diritto eurounitario.

"Ripeto quello che da tempo sostengo: attenzione comuni costieri ad allungare il brodo oltre il 31 dicembre 2023 - sostiene Biagini -. L’“illegittimità” derivata di qualsivoglia atto amministrativo che proroghi la durata della concessione oltre tale data, e l’affidamento “non legittimo” che da esso possa derivarne, sono ormai entrati nella sfera di conoscenza di funzionari e amministratori locali i quali non possono più trincerarsi “ma lo prevede la legge” e noi non facciamo altro che applicare quello che le norme dispongono: la commedia è finita".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Biagini: "Sulle concessioni balneari il Consiglio di Stato ribadisce l’illegittimità della proroga al 2024"

RiminiToday è in caricamento