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Cronaca

La casa per le famiglie è realtà, inaugurata la struttura che può ospitare i genitori dei bimbi ricoverati

Diventa realtà il nuovo progetto della Casa per le Famiglie della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rimini, messa a disposizione dalla Prima Coccola

“A un passo da te”, diventa realtà il nuovo progetto della Casa per le Famiglie della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rimini, messa a disposizione dalla Prima Coccola. Il progetto è frutto di idee, impegno e programmazioni che durano da diversi mesi, forse è passato anche qualche anno, da quando se ne cominciò a ragionare. Oggi è stato possibile attuarlo, grazie alla raccolta fondi promossa a partire da Natale 2022, che ha visto il sostegno di oltre 400 donatori.

“A un passo da te è il nome che abbiamo scelto perché identifica la necessità delle famiglie che ospitiamo, di potersi riunire vicino al luogo di cura di cui il loro bimbo ha bisogno”, sono le parole del presidente dell’associazione Alessandro Marchi. "Avere un figlio in Terapia Intensiva Neonatale – prosegue Marchi - costringe i genitori a enormi sacrifici, anche organizzativi".

"La degenza può durare svariati mesi e le famiglie si trovano a dover affrontare diverso tempo lontane dalla propria abitazione, dalle proprie certezze e sicurezze. Con la nostra casa vogliamo offrire ai genitori l’atmosfera di un ambiente accogliente, che possa essere una casa e un porto sicuro per le persone che ospitiamo, sgravando le nostre famiglie dal doversi pagare un alloggio in hotel o in un residence, dando la possibilità di tenere unita la famiglia, perché una famiglia serena è il cuore della cura”

La Tin di Rimini, diretta dalla Primaria Gina Ancora, è uno dei centri di eccellenza a livello nazionale. Ogni anno ospita circa 750 neonati, tra bambini nati pretermine o affetti da patologie che necessitano di cure immediatamente dopo la nascita. È un reparto aperto H24, in cui viene fortemente riconosciuto il ruolo della famiglia nella cura dei bambini, secondo l’approccio Nidcap, in base al quale papà e mamme i possono entrare in reparto in ogni momento e rimanere quanto più desiderano vicino al loro piccolo, collaborando con il personale nella cura individualizzata ai propri figli, secondo quanto riportato anche negli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato promossi dalla Società Italiana di Neonatologia. La Tin di Rimini oltre ad applicare questo approccio di cura ai propri piccoli pazienti, lo insegna come centro trainer internazionale.

L’ospedale mette a disposizione degli spazi in cui le mamme possono mangiare e dormire. Il nuovo progetto della Prima coccola, l’associazione di genitori da anni in prima linea nella realizzazione di iniziative a sostegno del reparto, integra questo servizio, dando la possibilità anche ai papà, ai fratellini e alle sorelline di essere accolti in una casa a un passo dall’ospedale e di poter così riunire la famiglia vicino al bambino ricoverato in Tin, favorendo relazioni, serenità e, come conseguenza, l’allattamento al seno e la salute in generale. La Casa delle Famiglie è composta da due camere da letto matrimoniali e una camera doppia, due bagni e una zona comune con cucina, zona pranzo e relax. È presente anche uno spazio giochi per i fratellini e sorelline; per loro c’è la possibilità di aggiungere un lettino nelle camere matrimoniali. La casa è dotata di tutti i servizi necessari ai genitori: tv, microonde, lavastoviglie, macchina del caffè e lavatrice.

L’associazione riesce ad ospitare 3 famiglie contemporaneamente e dal 5 maggio, primo giorno di attività della Casa, non è mai rimasta vuota.

Ad integrazione del progetto, La Prima Coccola già da qualche mese ha avviato una serie di convenzioni con alcune attività della zona, a supporto delle famiglie ricoverate. Tra queste c’è la convenzione con Tulips, il supermercato online che permette ai genitori di ricevere la spesa direttamente in ospedale o nella Casa delle Famiglie, usufruendo di un codice sconto.

“La nascita di un bambino rappresenta un momento sensibile per tutto  il nucleo relazionale di una donna – ha dichiarato Gina Ancora -  lo è ancora di più quando occorre affrontare una nascita pretermine o gravata da malattia. In questi casi è necessario un surplus di energie da parte dei genitori per potere tamponare lo stress dei bambini, derivante dalla necessità di cure intensive in creature fragili e vulnerabili. La presenza di personale sanitario altamente specializzato che accompagni umanamente la famiglia, la messa a disposizione di spazi dove il nucleo familiare possa riunirsi per sostenersi vicendevolmente, facilita i genitori a essere presenti H24 con i propri bambini in Tin, a sviluppare una genitorialità sensibile, a praticare il contatto pelle-a-pelle e l’allattamento al seno ponendo così solide basi per garantire il migliore sviluppo futuro ai bambini. La sinergia tra Reparto, Ospedale, Azienda e Associazione di genitori costituisce la migliore garanzia perché ciò possa realizzarsi”.

“Ringrazio l’associazione e tutti coloro che si sono impegnati per questo progetto, sono le parole della direttrice dell’ospedale Francesca Raggi. Per noi è fondamentale nell’erogazione dell’assistenza anche l’applicazione dell’approccio biopsicosociale che sta sostituendo quello biomedico. Alcuni settori sono più sensibili di altri. I pazienti e le associazioni ci stanno aiutando in questo salto di paradigma, che trasformerà profondamente l’area ospedaliera in una cittadella della  salute”.

Si unisce ai ringraziamenti di tutti la dottoressa Aimola Direttrice Amministrativa dell’Azienda USL della Romagna, che sottolinea l’importanza di questo dono che ha una valenza a 360 gradi, perché dedicato a quelle famiglie che si trovano ad affrontare le difficoltà psicologiche e talvolta anche economiche che alcuni processi di cura comportano.

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