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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Caso Scieri: assolto anche in appello il militare riminese accusato di aver ucciso un commilitone

I legali di Andrea Antico: "Il nostro assistito ha ribadito la sua innocenza spiegando di non essere un assassino e che, quella notte, non era in caserma"

Confermata dalla Corte di assise d'appello di Firenze l'assoluzione di Andrea Antico, uno dei tre ex commilitoni di Emanuele Scieri, accusato dell'omicidio volontario aggravato del parà siracusano della Folgore trovato morto tre giorni dopo il decesso all'interno della caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999. Nel corso del processo, che si è svolto con rito abbreviato, il sostituto procuratore generale Luigi Bocciolini aveva chiesto la condanna dell'ex caporale a 17 anni e mezzo di reclusione. Antico, militare ancora in servizio al Reggimento 7° Vega ed ex consigliere comunale a Montescudo-Monte Colombo, non era presente alla lettura della sentenza. I suoi avvocati, Fiorenzo ed Alberto Alessi, hanno spiegato che "non se la sentiva emotivamente ma, prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio. In quella occasione ha ribadito la sua innocenza spiegando di non essere un assassino e che, quella notte, non era in caserma". I legali della famiglia Scieri attendono di conoscere le motivazioni.

Per l’accusa Scieri, dopo un pestaggio, cercò di fuggire salendo sulla torre di asciugatura dei paracadute. Qualcuno gli pestò le mani con gli scarponi facendolo cadere. Nel giro di pochi secondi il volo da sei, sette metri si trasformò in un decesso - il corpo fu scoperto il primo pomeriggio del 16 agosto - rimasto impunito da quasi 22 anni. La Procura generale aveva già rinunciato all'appello, per intervenuta prescrizione, per altri due ex militari, accusati di favoreggiamento e già assolti in primo grado: l'ex comandante della Folgore Enrico Celentano e l'ex maggiore Salvatore Romondia.

Nello scorso luglio due ex caporali della Folgore sono stati condannati dalla Corte di assise di Pisa per la morte di Emanuele Scieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi: Alessandro Panella alla pena di 26 anni di reclusione e Luigi Zabara a 18 anni. Entrambi hanno presentato ricorso in appello.

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