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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

A Cattolica si parla di pesca come Patrimonio Unesco e si raccolgono adesioni per la candidatura

E’ stato presentato il percorso di candidatura della Pesca nella lista del Patrimonio dell’Unesco, con la finalità di sollecitare adesioni da parte delle realtà associative, produttive e culturali

Si è svolto nel pomeriggio di giovedì (2 febbraio) al Centro Culturale Polivalente di Cattolica, il convegno workshop promosso dal Flag Costa dell’Emilia-Romagna per presentare il progetto di cooperazione tra Gruppi di azione costiera (Flags) di diverse regioni, denominato Pcp Patrimonio Culturale della Pesca. E’ stato presentato lo stato di avanzamento del lavoro del percorso di candidatura della Pesca nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco con la finalità di sollecitare adesioni da parte delle realtà associative, produttive e culturali.

I lavori sono stati aperti dai saluti di Alessandro Belluzzi vicesindaco del Comune di Cattolica e con l’intervento di Sergio Caselli, vice presidente Flag Costa Emilia-Romagna, e Angela Nazzaruolo, coordinatrice Flag Costa Emilia-Romagna, che ha presentato il progetto nelle sue diverse sfaccettature e tappe del percorso, mentre le fasi tecniche del percorso sono state illustrate da Endi Orlandin e Alessandra Gattei, consulenti del progetto.

Dopo l’excursus delle fasi di ricerca e indagine, sulla raccolta delle informazioni e studio delle pratiche, si è aperto il dibattito con i presenti per condividere idee, suggestioni e suggerimenti con i presenti che in alcuni casi erano lavoratori impiegati a vario titolo nella pesca.

Tra gli interventi, Federico Bigoni di Federpersca ha sottolineato che in questo progetto la parte del leone la fa la piccola pesca ma in realtà “anche la pesca industriale è sostenibile. La pesca è per sua natura accogliente e solidale. Il pescatore ha storia di migrazione, di sostegno verso gli ultimi, e migranti loro stessi. Sono migranti che sono stati accolti. Oggi i pescatori sono i portatori dei valori umani fondamentali: i pescatori non temono di mettere a rischio la loro stessa vita per portare in salvo i naufraghi".

Grande la partecipazione all'evento e molti sono stati gli interventi e sollecitazioni per vedere coronato l'obiettivo di vedere i mestieri e gli attrezzi della pesca e dell’acquacoltura nella lista del Patrimonio Immateriale dell'Unesco.

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