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Cronaca Cattolica

Sovvenzioni ad Aeradria, Tar boccia ricorso di Crédit Agricole nei confronti di Cattolica

I giudici amministrativi accolgono la tesi di palazzo Mancini: "L'atto di annullamento conforme al pubblico interesse"

Ancora una sentenza positiva per il Comune di Cattolica nei confronti di un istituto di credito. Dopo la storica sentenza della Cassazione al Sezioni Riunite relativa ai contratti derivati che ha dato ragione a Palazzo Mancini sulla BNL, anche questa volta il Comune ha avuto la meglio su un ricorso proposto dalla Crédit Agricole. Nello specifico, il Tribunale Amministrativo Regionale ha confermato il buon operato del Comune di Cattolica che, nell'ottobre 2013, annullò in autotutela amministrativa due delibere di Giunta datate 2005 e 2010. Le delibere approvavano un piano di promozione commerciale dell'Aeroporto di Rimini (ndr allora Aeradria spa) attraverso il sovvenzionamento di ben totali 110.320 euro.

In accoglimento delle deduzioni del legale del Comune, il TAR ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Banca Carim, oggi Crédit Agricole. L'istituto di credito, infatti, in quanto semplice creditore di Aeradria non era legittimato ad agire per conto della stessa avanti al Tribunale Amministrativo Regionale. 

Nel merito, il TAR, ha ritenuto che il Comune abbia correttamente applicato la normativa avendo annullato un mero piano di attività promozionale. Tale piano demandava l'effettiva assunzione di spesa a successive determine dirigenziali mai adottate, anche al fine di evitare l'elargizione di indebiti contributi e del rispetto dei regolamenti comunali. L'atto di annullamento, ha anche riconosciuto il TAR, era conforme al pubblico interesse. A monte del piano promozionale non vi era alcun obbligo contrattuale di sovvenzionamento ed era vietato quale aiuto di Stato ad Aeradria.

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